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L'innovazione rappresenta una sfida comune per le regioni alpine. Perchè occorre costruire un futuro guardando oltre i cambiamenti climatici, cercando soluzioni ai numeorsi problemi che assillano le comunità delle Alpi. Tra di essi: i rischi naturali, il turismo di massa e i trasporti stradali. Tutti temi al centro della Settimana alpina 2008.

Dall'11 al 14 giugno 2008, L'Argentière-la-Bassée in Francia diverrà luogo di incontro tra studiosi, amministratori locali, Ong, gestori di aree protette, operatori della montagna e cittadini dagli otto Paesi dell'arco alpino. Tutti insieme per confrontarsi e condividere metodi innovativi e buone pratiche che si fanno ormai strada sulle Alpi.

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La settimana alpina 2008 proporrà una riflessione volta a invertire alcuni punti di vista consolidati. Due esempi:
– Si ha spesso la tendenza a mettere in primo piano le energie rinnovabili in tutte le loro forme, dimenticando che queste non potranno mai soddisfare tutto il fabbisogno energetico e che, prima di occuparsi della produzione, si tratta di ridurre i consumi! Insomma, prima di mettere i pannelli solari su un tetto, è opportuno provvedere all'isolamento dell'edificio.
– Gli investimenti istituzionali sono generalmente concentrati sulle infrastrutture, strade o ferrovie ad esempio, mentre, in una prospettiva di sostenibilità, sembrerebbe più sensato ottimizzare le infrastrutture esistenti, attraverso reti migliori e informando meglio chi le utilizza.

Una sessione specifica dei lavori in programma verrà dedicata all'innovazione nel Pays des Ecrins, luogo d'accoglienza del convegno internazionale.

Il programma preliminare

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Gli organizzatori

Iscar, Comitato scientifico internazionale ricerca alpina
L'ISCAR, costituito da centri di ricerca dei vari paesi dell'arco alpino, figura tra gli osservatori ufficiali della Convenzione delle Alpi e fornisce consulenza ai suoi organi.

Cipra, Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi
Da circa mezzo secolo, la CIPRA, tramite le proprie rappresentanze nazionali e regionali (in tutti i paesi dell'arco alpino), riunisce un centinaio di associazioni e federazioni, attive nel campo dello sviluppo sostenibile delle Alpi.

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La Rete di comuni "Alleanza nelle Alpi"
Dal 1997, la Rete di comuni "Alleanza nelle Alpi" riunisce vari comuni distribuiti nei sette Stati alpini. Per gli oltre 250 comuni, oggi membri della Rete, la Convenzione delle Alpi rappresenta una base di lavoro e una linea guida verso uno sviluppo sostenibile nelle Alpi.

Alparc, Rete Alpina delle Aree protette
Task Force Aree protette del Segretariato permanente della Convenzione delle Alpi
La Rete conta quasi 1.000 aree protette in tutto l'arco alpino, aree di grandi dimensioni (>100 ha) che hanno la missione di proteggere gli habitat, la fauna e la flora, lo sviluppo sostenibile del territorio, la ricerca e l'accoglienza del pubblico. Da 12 anni, la rete lavora sulle problematiche comuni ai grandi parchi alpini, alle riserve naturali, alle riserve di biosfere, alle zone di quiete e a molte altre forme di protezione della natura.

Caa, Club Arc Alpin
Il Club Arc Alpin raggruppa tutti i club alpini ed è anch'esso osservatore ufficiale della Convenzione delle Alpi.

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