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Partenza (foto M. Facchini)Neve, freddo (-5° alla partenza), buio, 42 chilometri di percorso con un dislivello di 2700 metri, 292 coppie in gara: la decima edizione della Sellaronda Ski Marathon. Condizioni gara proibitive, con temperature in discesa fino a 10 gradi sotto lo zero e che per molti hanno significato il ritiro.

La gara è scattata da Corvara alle 18 in punto: poco dopo il via la coppia trentina-valtellinese composta da Franco Nicolini e Camillo Vescovo ha allungato sugli inseguitori, con un vantaggio di 2 minuti dopo circa quattro chilometri. Il gruppo di testa ha allora continuato a ritmi trionfanti, controllando la gara sino ad Arabba. Poi sul Pordoi il sapore della vittoria iniziava a farsi più intenso: Nicolini e Vescovo hanno allungato ulteriormente sul duo Corsini-Tomasoni e Fontana Gerardini. Punto chiave è stata però la salita del Sella, dove ‘i soliti due’ sono transitati per primi con un vantaggio superiore ai 5’ su Roberto Daz e Ivan Antiga, a quel punto seguiti come ombre da Fontana-Gerardini. La situazione è rimasta questa fino al traguardo, sebbene nella discesa di Dantercepies la coppia Fontana-Gerardini sembrava aver messo a segno il colpaccio, con Fontana capace di superare i secondi. Ma il suo compagno non è stato altrettanto lesto e così a pochi metri dal traguardo Fontana ha dovuto rallentare per tagliare il traguardo con Gerardini. ‘Alto’ – ma le condizioni climatiche hanno influito notevolmente – il tempo dei vincitori Nicolini-Vescovo di 3h58’06”, ben lontano dal record di 3h31’25” fatto segnare da Meraldi-Battel nel 2002 in condizioni ottimali. I secondi ed i terzi divisi dai vincitori da due minuti, ma il distacco di oltre 12’ dei quarti classificati (Cloch-Coter) la dice lunga sul ritmo dei primi.

Un momento della gara (foto M. Facchini)Tra le donne la vittoria con grande determinazione delle trentine Roberta Secco e Loretta Calliari ha sovvertito ogni previsione, al di là dell’assenza delle attesissime aostane Pellissier e Nex. Nei primi chilometri Silvana Jori e Fabiana Battel hanno ‘dato molto’ tanto da far sembrare che la vittoria fosse alla loro portata. Poi, nella salita verso il Pordoi, Silvana Jori si è sentita male ed è stata costretta al ritiro. A quel punto Secco e Calliari hanno rotto gli indugi ed hanno iniziato ad allungare guadagnando minuti su minuti, chilometro dopo chilometro. La Secco e la Calliari hanno chiuso la gara vittoriose col tempo di 5h07’32”, ben staccate da Pedranzini-Martinelli e Stefani-Jellici. Una gara che ha lasciato il segno su molti atleti per la gran fatica, questo va detto. Qualcuno è stato fermato ai “cancelli” di Arabba, Canazei e Selva ed altri sono addirittura arrivati prossimi al tempo massimo di 6 ore e 45’.



Classifica



Uomini: 1) Vescovo Camillo – Nicolini Franco (GA. Altitude) 3.58.06; 2) Antiga Ivan – Daz Roberto (Brenta Team) 4.00.14; 3) Gerardini Alberto – Fontana Luciano (Dolomiti Ski Alp- CS Forestale) 4.00.23; 4) Cloch Ivano- Coter Stefano (G.A. Altitude) 4.10.20; 5) Bordet Davide – Bordet Ezio (SC Champorcher) 4.11.06.

Donne: 1) Calliari Orietta – Secco Roberta (G.A.Altitude – Ski Club S. Martino) 5.07.32; 2) Pedranzini Roberta – Martinelli Francesca (SC Sondalo) 5.16.52; 3) Stefani Angela – Jellici Carla (G.A.Altitude – Winterthur Team) 5.20.31; 4) Gretschen Alexander – Orlando Maria (Dolomiti Ski Alp – SC Valle Ellero) 5.25.50



Fonte e foto: Mario Facchini canonDIGITAL







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