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C’è un tempo per andare e un tempo per fare ritorno al paese; tempo di aprire le case e far loro prendere aria. Tempo di portare la vita laddove non c’è più a causa dello spopolamento. Salecchio, in valle Antigorio, alle porte della Val Formazza, è l’ultimo villaggio walser dell’Ossola, abbandonato tempo addietro dall’esodo a valle delle popolazioni di montagna. Ebbene, i vecchi abitanti del paese si ritrovano in questo luogo – non del tutto dimenticato – tre volte l’anno. Il primo maggio, tutti gli anni, riaprono le case e si ricorda con una messa San Giuseppe Lavoratore. In questo angolo, a Salecchio, ci si arriva solo a piedi e dopo ben 2 ore di cammino, partendo non appena ci si è lasciati Premia alle spalle. Suggestiva la salita per la mulattiera e l’attraversamento di una galleria senza illuminazione (guai a dimenticare una torcia!). Poi si arriva. L’aria nuova di maggio entra nelle case. Un po’ di festa, di nuovo un po’ di vita in paese.

Poi Salecchio ritorna a sonnecchiare.









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