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Si chiude un'edizione 2011 di successo per Sondrio Festival, XXV Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi. Il riconoscimento della Regione Lombardia va a “Ungheria, terra d’acqua”, quello del Parco Nazionale dello Stelvio a “La sfida di Garamba”. La giuria del pubblico premia l’italiano “Apuane,le montagne d’acqua mentre le preferenze degli studenti vanno a “Scandinavia selvaggia – Finlandia”

“Dalle ceneri alla vita” (Australia, 2010) di Diane Gilmour vince il Primo Premio “Città di Sondrio”. La rinascita della foresta australiana dopo i devastanti incendi del 7 febbraio 2009 (conosciuto come “il Sabato Nero”) conquista la giuria internazionale guidata da Pino Brambilla, documentarista e presidente della commissione cinematografica centrale del Club Alpino Italiano. Il premio è stato assegnato, recita la motivazione, “per aver trattato argomenti scientifici legati al ciclo della vita con una grande sensibilità che ha reso il film particolarmente coinvolgente.

E’stato quindi il regista spagnolo Ramon Campoamor a ritirare il premio del Parco Nazionale dello Stelvio, assegnato al suo “La sfida di Garamba” “per aver documentato la difficile sfida nella gestione di un Parco compiuta con determinazione e coraggio, unitamente al coinvolgimento della popolazione”. L’autore, visibilmente emozionato e contento, ha voluto dividere idealmente il suo riconoscimento con tutto il personale dell’area protetta congolese.

Il riconoscimento della Regione Lombardia
per documentari realizzati nelle aree protette dell’Unione Europea, consegnato da Antonio Tagliaferri, della direzione generale Sistemi Verdi e Paesaggio a Sina Knoll, coordinatrice di produzione di NDR Naturfilm–Studio Hamburg Doclights, è andato a “Ungheria, una terra d’acqua” (Ungheria/Germania, 2010) di Zoltán Török “per aver saputo rendere al meglio il rapporto tra gli habitat naturali e il paesaggio agro-pastorale attraverso una sceneggiatura e un montaggio particolarmente curati”.    

La giuria del pubblico, rappresentata sul palco dal presidente Arrigo Mattiussi e da Roberto Granati ha voluto premiare un documentario italiano, “Apuane, le montagne d’acqua” del ligure Valter Torri “per il contenuto scientifico e la qualità tecnica ed artistica di un documentario  sorprendentemente poetico e di grandissimo impatto sul pubblico”.

La giuria degli studenti (rappresentata da Fabio Carnazzola e Laura Previsdomini) che ha valutato cinque documentari della sezione foreste, ha dato la sua preferenza a “Scandinavia selvaggia “per le immagini e  riprese originali e molto efficaci anche grazie all’utilizzo dello slow motion, per la colonna sonora che sottolinea in modo suggestivo le scene e per gli argomenti trattati, particolarmente coinvolgenti rispetto alla vita degli animali  e alla descrizione  del loro Habitat”.

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