69. Trento Film Festival: la firma di Gianluigi Toccafondo sul manifesto ufficiale. Con un simbolico omaggio a Jack London, il celebre artista sanmarinese ha realizzato il manifesto e la sigla della prossima edizione della rassegna di cinema e culture di montagna, in programma dal 30 aprile al 9 maggio.
Un lupo che ulula nella notte, nel cuore della natura incontaminata, tra boschi e vette innevate, con il muso che si riflette sulla faccia illuminata della luna. Si presenta così il manifesto ufficiale del 69. Trento Film Festival, in programma dal 30 aprile al 9 maggio (on line fino al 16 maggio), che porta la firma dell’artista Gianluigi Toccafondo, tra i più importanti illustratori e animatori italiani.
«Ho accolto con grande piacere l’occasione di realizzare l’immagine e la sigla per l’edizione 2021 del prestigioso Trento Film Festival. Ho deciso di concentrarmi sugli animali selvaggi della montagna: lo stambecco, l’orso, l’aquila e infine il lupo, un omaggio al Richiamo della foresta di Jack London», ha dichiarato Toccafondo.
Le anticipazioni della 69.a edizione del Trento Film Festival
La 69. Edizione con un programma cinematografico come sempre ricco di contenuti si compone di diverse sezioni. Dalla variegata offerta di qualità del Concorso Internazionale a cui concorreranno lungometraggi e corti per l’assegnazione della prestigiosa Genziana D’Oro, alle sorprese delle Proiezioni speciali e ancora il meglio del film di avventura in Alp&ism, lo sguardo etnografico di Terre Alte, il cinema del Trentino-Alto Adige in Orizzonti Vicini, il cinema naturalistico in Muse.Doc.
Paese ospite di questa edizione sarà la Groenlandia con il programma speciale Destinazione… Groenlandia. I riflettori sulla nazione artica si accenderanno già nell’ambito della vetrina più prestigiosa del Festival, il Concorso, con la presentazione in anteprima di La casa rossa di Francesco Catarinolo. Il film racconta la vita e il lavoro di Robert Peroni, il noto esploratore e scrittore sudtirolese che, dopo diverse spedizioni in Groenlandia, ha scelto di vivere nella remota località di Tasiilaq, dove ha aperto un centro di accoglienza per turisti, divenuto una risorsa e punto di riferimento anche per la comunità locale. Il programma cinema dedicato alla sezione Destinazione…Groenlandia presenta inoltre Sumé – The Sound of a Revolution di Inuk Silis Høegh, capace di raccontare la Groenlandia attraverso la vicenda della prima rock band groenlandese; The Raven and the Seagull di Lasse Lau che mette l’accento sull’emergere in Groenlandia come in Danimarca di una coscienza post-coloniale; The Fight for Greenland di Kenneth Sorento Dichmann, un ritratto coinvolgente della Groenlandia oggi; Winter’s Yearning di Sidse Torstholm Larsen e Sturla Pilskog sulla trasformazione dello stile di vita che si confronta con i temi ambientali; Sila and the Gatekeepers of the Arctic di Corina Gamma che segue in parallelo le attività di sussistenza secolari degli abitanti dell’insediamento più settentrionale dell’isola. Eskimo Diva di Lene Stæhr, coloratissimo e affettuoso ritratto di un musicista e perfomer che, sfidando i pregiudizi della comunità, rivendica la sua identità queer sognando di diventare una pop-star e infine Arctic Spleen del fotografo e regista italiano Piergiorgio Casotti. Alla selezione cinematografica si aggiungeranno diversi altri eventi dedicati alla Groenlandia, proposti al pubblico sia in presenza – nel rispetto delle normative vigenti nelle date del Festival – che in streaming.
Arianna Monteverdi
Press Office
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