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Sabato 28 novembre 2009 si è tenuto un importante convegno storico a Luserna  – organizzato dal Centro Documentazione Luserna con la Fondazione Museo Storico del Trentino –  per parlare della tragedia delle Opzioni, con particolare riferimento alle comunità non incluse negli accordi ufficiali.

Il caso di Luserna e della val dei Mòcheni è emblematico in tal senso. Pertanto è stato importante coinvolgere diversi e importanti studiosi – alcuni originari di Luserna come il nostro Christian Prezzi – su un tema così importante. Anche il pubblico ha risposto bene e unanime a fine lavori è stata la soddisfazione per gli argomenti emersi nel corso della giornata di studi.

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Dopo il saluto iniziale di Luigi Nicolussi e di Giuseppe Ferrandi, ho svolto una breve relazione storica per inquadrare in generale il tema – con attenzione soprattutto alla situazione sudtirolese, da cui poi sarebbero derivate anche le “altre” Opzioni – facendo riferimento ad argomenti che avevo già ampiamente trattato nel mio volume “Le Dolomiti del Terzo Reich” (Mursia, Milano, 2005) e nella recente biografia dedicata al Canonico Gamper (“Michael Gamper. Una vita per il Sudtirolo”, Athesia, Bolzano, 2009).

La questione delle Opzioni del 1939, in generale, fu l’esito sia della politica nazionalista italiana (quanto fatto dal fascismo in Sudtirolo dall’inizio degli anni Venti in poi) ma anche delle nuove istanze ideologiche che si svilupparono in seno alla Germania nazista a partire dagli anni Trenta. L’esperienza dei primi anni del fascismo a Bolzano non aveva prodotto il risultato auspicato dalle autorità italiane che era quello di annullare l’identità storica del popolo tedesco e di sostituirla con quella gradita al regime. Tutti i tentativi si erano rivelati insufficienti…………. il testo integrale dell'articolo (file. pdf).

foto tratta dall'invito del convegno

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