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Borgo San Dalmazzo – Area Bertello. Sabato 07 novembre 2009.
Programma. Ore 15: apertura al pubblico della Mostra mercato di liuteria e artigianato. Ore 21: inizio dei concerti con Fifres de Prouvenço, Dario & Manuel, Arvenjo, Cap Levat, Balaubois, Lou Dalfin, Acabaires. Per il 19° anno consecutivo con l'approssimarsi della stagione invernale ritorna uno dei classici appuntamenti delle Valli Occitane piemontesi: la Festa de Lou Dalfin.

La manifestazione, itinerante per natura, nelle diciotto precedenti edizioni ha toccato alcune località particolarmente significative delle montagne cuneesi: è cominciato tutto in modo familiare nel 1991 a Monterosso Grana, presso la locale Società Agricola, per poi fare tappa a Vernante, Savigliano, Caraglio, Roccavione ed arrivare nel 2005 a Borgo San Dalmazzo dove si fermerà anche quest'anno, visto il forte rapporto che si è venuto a creare tra l'Amministrazione comunale borgarina, le associazioni locali e gli organizzatori dell'Associazione Culturale Lou Dalfin e dell'agenzia Musicalista. Durante le numerose edizioni la kermesse ha saputo diventare uno degli incontri musicali più considerati e seguiti di tutta l'area occitana: migliaia sono infatti
le presenze, con arrivi da tutta Italia, Francia e Spagna.

Numerosissimi gli artisti di fama internazionale che hanno calcato in questi diciotto anni il palco della Festa: da Massimo Bubola ai Massilia Sound System, da Vincenzo Zitello ai Nux Vomica, da La Talvera a Massimo Giuntini, da L'art à Tatouille, La Coixinera a Tapia eta
Leturia.
La vocazione transfrontaliera continuerà anche nel 2009: la radio transalpina France Bleu insieme con la nostrana Radio 3, seguiranno dettagliatamente lo svolgersi della manifestazione con dirette e registrazioni in vista di trasmissioni speciali. Sono stati inoltre annunciati numerosi pullman speciali provenienti da Nizza, Marsiglia e Tolosa per quanto riguarda la Francia e da Lecce, Napoli e Potenza per il Sud Italia.

Uno dei punti forti dell'evento è la Mostra Mercato di liuteria e artigianato che ospita alcuni tra i più importanti liutai d'Europa.
Nell'area fieristica della Bertello è possibile visitare gli stand di questi geniali artigiani. A loro si affiancano alcune tra le più importanti eccellenze artigiane provenienti dalle vallate occitane del Piemonte e non solo. Novità targata 2009 sarà l'apertura di una seconda sala dell'Area Bertello dedicata agli stand, a testimonianzaulteriore dello sviluppo che sta avendo questa parte della Festa. L'apertura al pubblico della zona espositiva è prevista per le ore 15 di sabato 07 novembre. Inoltre, per il gruppo fondato da Sergio Berardo, la Festa 2009
sarà anche l'ultima tappa dell'infinito tour che, a partire dal maggio 2007, li ha visti calcare i palchi di tutta Italia ed Europa. Strepitose sono state le esibizioni nei festival spagnoli, francesi, belgi e olandesi e grande il successo ottenuto nelle date in tutta Italia, da Vicenza a Napoli, passando da Roma, Firenze e Milano per finire
a Reggio Calabria.

Ora è venuto il momento di abbandonare per un po' di tempo l'attività live per dedicarsi alla preparazione del nuovo disco, la cui uscita è prevista per l'inizio del 2011. Alle 21 prenderà il via la parte serale
della Festa con la consegna della Targa Mestre, divenuta per l'occasione magistra, (riconoscimento dedicato ad una figura che si sia particolarmente distinta nell'attività dedicata alla cultura occitana), quest'anno destinata a Daniela Mandrile: con più di 25 anni di esperienza e centinaia di corsi al suo attivo, Daniela Mandrile è
sicuramente la "signora" della danza occitana, colei che per prima ne ha codificato l'insegnamento e ha iniziato quel percorso di ricerca dell'universo occitano insieme a Sergio Berardo; decine di migliaia di persone di tutte le età nelle valli e fuori hanno iniziato ad amare e praticare le danze occitane grazie ai suoi corsi.

Subito dopo saliranno sul palco gli Arvenjo: batteria, basso, chitarra, voce, flauti e strumenti melodici per un sound accattivante ed energico, senza mai dimenticare la lingua d'Oc e le melodie e i balli tradizionali. Dopo di loro toccherà ai Cap Levat, cinque ragazzi della provincia di Cuneo con la passione per la musica e la cultura occitana, cultura che va mostrata a "cap l vat" ("testa alta"), come sta a significare il nome del gruppo, testa che in troppi altri casi si abbassa e si arrende agli stili imposti dalla massa, alla globalizzazione, alla distruzione di ogni "diversità", senza considerare che è proprio questa diversità a rendere bello e vario il mondo! Gli strumenti sono quelli della tradizione: ghironda e semitoun accostati a strumenti dell'attualità, quali chitarra elettrica, basso e batteria.

Antico e moderno si fondono per regalare melodie dal suono arcaico, scritte da loro, o riprese dalla tradizione e riarrangiate con tutta la grinta di generi come il rock, lo ska, il reggae. Dopo i giovani saliranno sul palco i Balaubois, formazione di Nimes che ruota attorno a due oboi linguadociani accompagnati da un violino, una fisarmonica e le bodegas (cornamuse dell'alta Linguadoca). Il repertorio è incentrato sulle musiche da danza della loro regione con escursioni nelle terre limitrofe: Provenza, Guascogna e Alvergna. Un suono unico che li ha portati ad esibirsi nei maggiori festival di musica tradizionale in Francia,
primo su tutti Les Suds à Arles. Il gruppo nasce grazie al lavoro di Bruno Salenson, musicista e liutaio i cui strumenti saranno in mostra nella sezione espositiva. A questo punto della serata sarà la volta dei padroni di casa Lou Dalfin che, soltanto per questa occasione, proporranno la formazione allargata con 9 musicisti sul
palco ed alcuni ospiti a sorpresa.

La maratona musicale non si concluderà con il concerto di Sergio Berardo & C. ma continuerà con gli Acabaires (letteralmente quelli che finiscono): niente paura, nulla a che vedere con le acabadoras sarde! Gruppo formato per l'occasione da Francesco Giusta, ghirondista della Val Corsaglia, e altri giovani musicisti delle Valli per una nuech de la dança che esaurirà le ultime energie del pubblico. Ogni cambio palco sarà animato da Dario & Manuel, amici storici e simboli della musica tradizionale della Val Vermenagna e dai Fifres de Prouvenço, vecchia conoscenza della Festa de Lou Dalfin. La banda di flauti e tamburi provenzali, tradizionale animatrice delle feste di San Giovanni e Sant'Eligio, sfilerà suonando lungo le vie di Borgo San Dalmazzo durante la giornata e accompagnerà il pubblico fino all'Area Bertello.

L'evento è organizzato dall'Associazione Culturale Lou Dalfin, dall'agenzia Musicalista e dal Comune di Borgo San Dalmazzo, con
l'importante sostegno della Regione Piemonte e la collaborazione dell'Ente Fiera Fredda, di Espaci Occitan, dell'Associazione Persone Come Noi Onlus, dell'U.S. Pedona Rugby. 

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