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È Zbigniew Tumidaajewicz il vincitore del “Cardo d’oro” del 32° Premio ITAS del Libro di Montagna nell’ambito del Festival Internazionale Film di Montagna e dell’Esplorazione “Città di Trento. Con “Un’estate a Chamonix” il cinquantenne autore polacco ha infatti convinto la giuria presieduta da Mario Rigoni Stern, che si è espressa unanimemente nell’assegnazione del premio. Pubblicato da CDA&Vivalda Editori, il volume è il racconto del grande sogno di Zbigniew Tumidaajewicz: scalare le Alpi. Un sogno che l’autore ha realizzato intorno alla metà degli anni Ottanta con un gruppo di amici, soci del Club Alpino polacco e che oggi ha impresso nelle pagine di questo libro. “Alpinisti polacchi alla ventura” è quanto recita il sottotitolo di un libro che l’autore stesso si augura “possa essere spiritoso”.

“Cardo d’argento” (per la saggistica) alla collana: “Guida Enogastronomia e Guida al Folclore del Trentino” – “Piante e erbe nelle Dolomiti”, di Silvia Vernaccini – Editrice Artimedia, Trento.

“Cardo d’argento” (per le opere che rivelino interesse nel campo dell’ambiente montano) a: “Dalla villeggiatura alla clandestinità”, di Bruno Guglielmotto – Ravet e Marino Pernotto – Società storica delle Valli di Lanzo.

Tre, infine, i libri segnalati:

“Tibet, l’altrà metà del cielo”, di Maria Atonia Sironi, Hildegard Diemberger e Sonam Tsomo, Editoriale Giorgio Mondatori, Milano; “Cervino”, di Henry Maldiney, Editrice Tararà, Verbania; “Camosci”, di Stefano Unterhiner e Luciano Ramires, Editore Musumeci – Quart.

Premio speciale della giuria agli autori Fortunato Turrini e Guido Moretti per il volume “Sorride l’Aurora”, edizioni Tipoarte, Bologna.



“Un’estate a Chamonix”, la storia:

è ambientata a metà degli anni Ottanta.

Un gruppo di amici, soci del Club Alpino Polacco, si reca a Chamonix per una vacanza alpinistica. Una vacanza che per tutti rappresenta l’evasione momentanea dalla vita piatta della Polonia comunista. Ma le sorprese non tardano ad arrivare quando l’incontro con l’opulenta società occidentale assume i più nitidi contorni dello scontro. Una raccolta di “storie vere, a volte grottesche, esilaranti” – per citare nuovamente l’autore – che non mancano di stupire il lettore con la scanzonetazza che le accompagna e che accompagnò quella vacanza indimenticabile.



L’autore:

è Zbigniew Tumidaajewicz, nato a Biecz in Polonia nel 1953. Si è distito nella Polonia degli anni ’70 come autore di testi di satira e attore di cabaret politico. In seguito ha partecipato a trasmissioni radiofoniche ‘controcorrente’. Laureatosi in ingegneria nel 1981, ha vissuto un paio d’anni a Chicago, da dove inviava corrispondenze per la stampa polacca. Oggi si definisce un giullare in pensione. Alpinisticamente, ha iniziato la sua carriera sui monti Tatra, dedicandosi prevalentemente all’arrampicata. “Un’estate a Chamonix” è stato scritto nel 1994, diventando – in Polonia – un classico.







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