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Esattamente come accadde nel 2007, nella Marcialonga delle VAli di Fiemme e Fassa la vittoria va allo svedese Jerry Ahrlin e alla norvegese Hilde Pedersen. Per i due sciatori scandinavi un bis nella regina delle granfondo italiane.

Ahrlin ha alzato le braccia al cielo sotto lo striscione d'arrivo di viale Mendini a Cavalese, al termine dei 70 km di gara, partita da Moena (Val di Fassa) alle 8.25 e decisa ancora una volta dalla salita finale di Cascata, ovvero negli ultimi 3 km. Una competizione giocata su ritmi molto sostenuti, basti pensare che il tempo del vincitore  – 2h56'52” – è di oltre 12' più basso rispetto a quello realizzato dal vincitore della passata edizione, Anders Aukland, che chiuse in trionfo dopo 3h09'32”.

Lo stacco finale. É toccato ancora una volta alla salita di Cascata elevarsi a giudice supremo della gara. Un'ascesa sulla quale Ahrlin è riuscito, come due anni fa, a fare la differenza ed a staccare i compagni di fuga Joergen Aukland (poi secondo) e Daniel Tynell, terzo all'arrivo.

Solo quarto il varesino di Caronno Pertusella Marco Cattaneo, in scia ai primi fino all'imbocco della rampa conclusiva, ma poi costretto a cedere il passo e ad inchinarsi di fronte allo strapotere scandinavo. Cattaneo è stato condizionato da un impellente bisogno fisiologico, che lo ha costretto a fermarsi pochi chilometri prima della salita finale, nonché a spendere preziose energie per recuperare i 100 metri persi nello sfortunato episodio.

In campo femminile, eroica è stata la 44enne norvegese Hilde Pedersen (al successo nel 2007), chiamata al confronto generazionale con la 28enne svedese Jenny Hansson, vincitrice dell'edizione 2008. Anche in questo caso, il braccio di ferro si è risolto sulla salita di Cascata, che ha premiato lo stagionato talento della Pedersen, la quale ha optato per un pit-stop all’imbocco della salita: la norvegese ha sciolinato, una scelta che inizialmente le ha fatto perdere qualche decina di metri dalla Hansson, poi ripresa, superata e staccata. Terza un'altra svedese, Nina Lintzen.

Per quanto riguarda la Marcialonga Light di 45 km, invece, successi in solitaria per il fiemmese della nazionale sprint azzurra Nicola Morandini (in 1h56’49”) e per la professionista della fatica Eugenia Bitchougova (in 2h24’20”), russa che da anni vive in Trentino ed abituale frequentatrice del podio nelle granfondo, prima con 10’20” di vantaggio sulla portacolori del GS Camosci Laura Colnaghi Calissoni.

Poi spazio al serpentone dei 6000 concorrenti, fra i quali 3900 stranieri e 1032 donne, mai così tante prima d'ora. L'ennesimo bagno di folla per la regina delle granfondo italiane: 70 km di fatica, agonismo, spettacolo sportivo e colore, che ha animato i paesi delle valli di Fiemme e Fassa fino al tardo pomeriggio, in attesa del classico colpo di cannone e dei fuochi d'artificio per l'arrivo dell'ultimo concorrente, previsto oltre le ore 18 e che come sempre sarà festeggiato al pari del primo.

Beati gli ultimi …
Erano quasi le 19.20 quando Duilio Imberti tagliava il traguardo di viale Mendini a Cavalese, portando a termine i 70 km del percorso della 36.a Marcialonga in 10h21'47”.
Classe 1942, bergamasco di Parre (Bergamo) e portacolori dell'omonimo Sci Club, Duilio è stato accolto da migliaia di spettatori, come ogni anno assiepati ai lati della pista e pronti ad acclamare l'ultimo classificato, celebrato al pari del vincitore.

“Non so quello che abbia provato oggi il vincitore – racconta visibilmente emozionato Duilio Imberti -, ma so quello che ho provato e sto provando io. Voglio ringraziare tutti coloro che mi hanno aspettato fino a quest'ora. Sono pazzi. Com'è andata? Ä– stata dura, ho rotto due bastoncini e sono caduto due volte in discesa, ma ce l'ho fatta, grazie anche all'organizzazione e ai volontari, che mi hanno assistito lungo tutti i 70 km del percorso. Grazie di avermi regalato questa grande emozione”.

E non c'era la sola Soreghina a salutare l'ultimo faticatore della classica di Fiemme e Fassa, ma anche Cristiana Zorzi, figlia di Paolo “Nele” Zorzi, vice presidente della Marcialonga, nonché vera e propria incarnazione del volontario “doc”, strappato alla vita il maggio scorso da una malattia incurabile.

Classifiche
Classifica Maschile – 70 km
1) Jerry Ahrlin (SWE) 02:56:52; 2) Joergen Aukland (NOR) 02:57:01; 3) Daniel Tynell (SWE) 02:57:06; 4) Marco Cattaneo (G.S. Fiamme Oro) 02: 57:34; 5) Thomas Freimuth (GER) 02:57:38; 6) Audun Laugaland (NOR) 02:58:20; 7) Espen Harald Bjerke (NOR) 02:58:41; 8) Rune Muller (NOR) 02:58:55; 9) Svein Tore Sinnes (NOR) 02:59:02; 10) Aliaksei Ivanov (BLR) 02:59:17. CLASSIFICA COMPLETA

Classifica Femminile – 70 km
1) Hilde G. Pedersen (NOR) 03:22:58; 2) Jenny Hansson (SWE) 03:23:17; 3) Nina Lintzen (SWE) 03:31:26; 4) Jannicke Ostby (NOR) 03:33:31; 5) Hege Skari (NOR) 03:48:07; 6) Unni Oedegaard (NOR) 03:49:57; 7) Hanne Lilleby (NOR) 03:51:44; 8) Suvi Karjaluoto (FIN) 03:55:06; 9) Anette Rustad Nilssen (NOR) 03:55:15; 19) Tove Frikstad (NOR) 04:00:09. CLASSIFICA COMPLETA

Classifica Maschile – Marcialonga Light – 45 km
1) Nicola Morandini (G:S: Fiamme Gialle) 01:56:49; 2) Marco Muller (S.C. Weissenfels) 02:13:00; 3) Michele Mischkott (S.C. Weissenfels) 02:15:20; 4) Marco Bozzolo (S:C: Cunardo) 02:22:41; 5) Luca Messina (G.S. Sci nordico BZ) 02:31:01; 6) Michele Coser SC Vigolo Vattaro) 02.31.24; 7) Claudio Mueller (SC Weissenfels) 02.31.27; 8) Oliver Molly (SUI) 02.33.34; 9) Antti Niemi (Finlandia) 02.35.37; 10) Alberto Vitali (SC Leffe) 02.36.01. CLASSIFICA COMPLETA

Classifica Femminile – Marcialonga Light – 45 km
1) Eugenja Bitchougova (G.S. Hartmann) 02:24:20; 2) Laura Colnaghi Calissoni (G.S. Camosci) 02:34:40; 3) Ester Valle (G.S. Aldo Moro) 02:47:20; 4) Lisa Hallberg (SWE) 02:51:24; 5) Monica Diana Nordvik Hiller (NOR) 02:56:04; 6) Alicia Kallin (SWE) 03.12.13; 7) Alma Combalia Clavierias (SPA) 03.14.24; 8) Helle Lorentzen (NOR) 03.16.17; 9) Silke Koenig (GER) 03.19.54; 10) Sofie Waage Skjelfo (NOR) 03.29.09. CLASSIFICA COMPLETA

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