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Dall'Associazione culturale EffePi, grazie al lavoro della giornalista Ornella De Paoli, abbiamo ricevuto alcuni proverbi invernali delle valli: Susa, Lanzo, Orco e Soana che pubblichiamo perchè crediamo che la cultura popolare e la saggezza che ne deriva passino anche attraverso questi brevi pensieri a cui i nostri vecchi davano molta importanza certamente più di quanta ne diamo noi  così immersi nella contempopraneità e che se letti e adeguatamente interpretati lasciano un sapore di anctico e una certa malinconia.

1. Valle di Susa
"Gëni ou fat li pont,Fëvrì ou i apont, Mars ou’i romp"
"Gennaio fa i ponti, febbraio li rinforza,marzo li rompe"

"Glas e jas dapërtout,can qu’lou frët dë sèeint’Antoni ou pieût’n troni"."
Ghiaccio ovunque, quando il freddo di Sant’Antonio sale in trono"

(da “Mattie,la Parrocchia,il Patouà,le Pergamene”, Autori Vari, Quaderni di storia valsusina )

2.Valli di Lanzo
"Frée u’t cuërt, ma u’t péss qu’in tuërc"
(Traves)
"Febbraio è corto, ma è peggio di un turco"

"A la Tchandlé o in gran vont o in gran nevé" (Viù)
"Alla Candelora (2 febbraio) o un gran vento o tanta neve"

3.Valli Orco e Soana
"Sant  Esteve  lo pas d’un preve, Sant  Antôni n’éura bôna"
(Ronco) 
"A Santo Stefano ( il giorno si è allungato)  il passo di un prete, a Sant’Antonio  un’ora buona".

"Dignal, in tchant d’in gal.  L’Epifania, in pas da furmìa" ( Ribordone)
 "A Natale il canto di un gallo. All’’Epifania, un passo da formica"

(da EFFEPI, rivista di cultura e attualità francoprovenzali)  
 
 

 

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