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“Il premio più prezioso è l’accoglienza della città di Sondrio, soprattutto dei bambini. E’ un evento speciale per me conoscere tante persone con un amore così forte per l’ambiente naturale”. Si è chiusa sul filo dell’emozione la ventunesima edizione di Sondrio Festival – Mostra Internazionale dei Documentari sui Parchi – con il sentito ringraziamento del regista israeliano Yossi Weissler al momento della consegna del primo premio “Città di Sondrio” per il documentario “Il muro della morte” (Wall of death), un intenso racconto, a tratti drammatico, della lotta per la sopravvivenza degli stambecchi fra le impressionanti pareti rocciose del deserto di Israele, nella Riserva Naturale Ein Gedi.

La cerimonia di premiazione del documentario ha visto la presenza dei rappresentanti di Assomidop, ente formato da Comune di Sondrio, Club Alpino Italiano, Consorzio Bim, Parco Nazionale dello Stelvio, Parco Regionale delle Orobie Valtellinesi e dei componenti della giuria internazionale, del Comitato scientifico, presieduto da Maria Grazia Cicardi, e del Consiglio direttivo dell’associazione.

Per la consegna del Premio speciale Regione Lombardia al documentario “La Pietra che vive”, di Marco Andreini, migliore documentario italiano tra quelli in concorso, è intervenuto l’Assessore regionale alla Qualità dell’Ambiente, Marco Pagnoncelli, che ha sottolineato l’importanza di “una manifestazione di livello internazionale che da oltre vent’anni vede Sondrio impegnata nella diffusione della cultura dei parchi naturali attraverso un’opera di sensibilizzazione sulle tematiche del rispetto e della salvaguardia dell’ambiente”.

Il riconoscimento “Aquila d’oro – Parco Nazionale dello Stelvio”, ha premiato la spettacolarità delle immagini del documentario “Le cascate dell’Iguaçu” (Megafalls of the Iguaçu), di Christian Baumeister, mentre il Premio “Sondrio Città Alpina 2007”, riservato a una selezione di documentari incentrati sulle tematiche dell’ambiente, della cultura e delle tradizioni delle Alpi, è stato assegnato al documentario “Riserva Naturale Forra del Cellina” di Roberta Cortella, realizzato nel Parco Naturale Dolomiti Friulane, che ha conquistato anche il premio della giuria degli studenti.

Nel corso della serata  si sono susseguiti gli altri riconoscimenti: al documentario “Il prato” (The meadow), di Jan Haft, il Premio Credito Valtellinese, a “Mongolia magica  selvaggia” (Wild Mongolia), di Heinz Leger, il premio della Giuria del pubblico, e a “Wilderness e Biodiversità – Paesaggio transfrontaliero da promuovere e valorizzare”, di Marco Tessaro, la menzione speciale della giuria degli studenti. 

Il XXI Sondrio Festival si chiude con un bilancio positivo, soprattutto in termini di partecipazione (oltre un migliaio di spettatori al giorno): a esprimere soddisfazione per l’attenzione e il forte consenso di pubblico è il Direttore di Sondrio Festival, Simona Nava: “La scelta di allestire una tensostruttura in area Garberia, nel cuore della città – spiega – si è rivelata determinante per il buon esito della manifestazione, che non ha risentito della ridotta capienza della sala grazie alle ripetute proiezioni al mattino per gli studenti e al pomeriggio per tutti, con un numero costante di presenze durante la settimana di Sondrio Festival. Il positivo riscontro del pubblico – conclude – è la dimostrazione di come la città di Sondrio si sia appropriata di un evento che dopo essersi imposto sullo scenario italiano e internazionale ha raggiunto l’obiettivo di coinvolgere, emozionare e far crescere l'interesse della città e del territorio provinciale”.

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