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Nell’antica Grecia il tempo delle Olimpiadi era anche il tempo della tregua. Quella di mercoledì 7 settembre è così diventata una ‘firma per la pace’, apposta dai vertici del Toroc e delle istituzioni locali piemontesi in calce alla dichiarazione a sostegno della Tregua Olimpica in vista dei Giochi invernali del 2006 a Torino.



Con la cerimonia presso la sede del Toroc è iniziata la raccolta delle adesioni al documento, che a novembre verrà accolto anche dall’Assemblea Generale dell’Onu, con un’apposita risoluzione. L’obiettivo dell’iniziativa è quello di sostenere e divulgare il richiamo simbolico alla Tregua durante i Giochi, proprio come avveniva nell’antica Grecia. L’intenzione è di mettere insieme tutti i continenti – i cinque cerchi olimpici – con un’invocazione alla pace credibile e con un messaggio rivolto soprattutto alle nuove generazioni.



Durante la conferenza stampa convocata per l’occasione presso la sede del Toroc, il Presidente della Provincia di torino, Antonio Saitta, ha ricordato le iniziative per la raccolta di firme durante la Marcia della Pace di Assisi nel prossimo fine settimana. “Raccoglieremo adesioni all’appello anche nelle sedi dei Circondari e in tutti i Comuni che, di qui a dicembre, ospiteranno la mostra della Provincia. Sin qui ci siamo occupati di impianti, lavori pubblici ed aspetti economici delle Olimpiadi. Ora è tempo di dedicarci a divulgare i valori olimpici come la pace e la fratellanza tra i popoli. Perché le Olimpiadi sono un segno di luce, di speranza e di unione”.



Nella foto (Media Agency Provincia di Torino): i Sindaci dei Comuni olimpici, il Presidente Saitta, il Presidente del Toroc, Castellani, il Sindaco Chiamparino e l’Assessore provinciale alle Relazioni Internazionali, Aurora Tesio con le magliette della campagna per la Tregua Olimpica







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