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Le Alpi, vera e propria riserva idrica nel cuore dell'Europa, vivono, secondo la studiosa Carmen De Jong, dell'Istituto per la montagna dell'Università della Savoia/F, una tendenza a una diminuzione delle riserve idriche. Una condizione che in particolari situazioni, in cui si intrecciano differenti utenze, di tipo agricolo, turistico e insediativo, può dare vita a tensioni sociali.

Alp Water Scarce si prefigge di sviluppare sistemi locali di allerta, col fine di prevenire la scarsità d'acqua nelle Alpi. Il progetto metterà in campo una serie modelli previsionali attendibili, basati sul monitoraggio pluriennale e su un forum dei soggetti decisionali. La sorveglianza, in questa fase iniziale, riguarderà 28 aree pilota, ubicate all'interno degli stati che aderiscono al progetto.

Da questo punto di partenza, nel corso del tempo, si potranno capitalizzare preziose conoscenze, grazie alle quali migliorare, nel breve e lungo periodo, la gestione sostenibile delle acque nello spazio alpino. Il progetto avrà durata triennale; condotto dall'Istituto per la montagna dell'Università della Savoia/F, coinvolgerà 17 partner, provenienti da Austria, Francia, Italia, Slovenia e Svizzera.

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