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“Veneto barbaro di muschi e nebbie” di Goffredo Parise e Lorenzo Capellini e “Il sogno fotografico di Franco Angeli”, protagonista Marina Ripa di Meana. Suggestive evocazioni letterarie e inediti viaggi nella memoria sono al centro delle due mostre fotografiche che la Regina delle Dolomiti inaugura alla Casa delle Regole sabato 10 luglio alle 18.00. Due mostre concepite, realizzate e intarsiate in tempi successivi, diversissime tra loro, ma che hanno un filo conduttore comune, messo in evidenza dal loro stesso allestimento nello spazio storico della Casa delle Regole, curato dall'architetto Paolo Portoghesi.

Goffredo Parise, Lorenzo Capellini, Franco Angeli, Marina Ripa di Meana, sua figlia Lucrezia Lante della Rovere: sono loro i protagonisti delle due esposizioni, di cui costituiscono il sottile fil rouge. Al centro, Cortina, che grazie a eventi culturali di tale portata, ribadisce il suo legame  con esponenti del mondo della letteratura e dell'arte che, tra gli anni Sessanta e Settanta, hanno eletto la Regina delle Dolomiti a loro buen ritiro. Indimenticabili stagioni che hanno visto artisti, pittori, scultori, registi, mecenati, collezionisti, giornalisti e attori trascorrere anche lunghi periodi all'ombra delle Tofane.

Tutto parte e si unisce, in questo progetto 2010 separato ma unitario, dalla scala esterna in legno della casa di Cortina a Piè Tofana, dove Goffredo Parise e Marina Ripa di Meana scendono, prima l’uno e poi l’altra, a distanza di trent’anni, e dove Goffredo Parise abitava e i coniugi Ripa di Meana spesso erano lì la sera a cenare. Poi ci sono state altre cerniere fotografiche: Parise, testimone, che infila l’anello di nozze al dito di Marina il 31 ottobre 1982 quando sposa Carlo, vicino a Roma, a Campagnano, fermato con una fotografia da Lorenzo Capellini, che è un po’ il simbolo della coincidenza, di qua e di là, dei principali protagonisti di queste due mostre. Ci sono poi altre due cerniere che tengono insieme, come le spirali di un albo, le due mostre: la prima è lo scritto di Goffredo Parise, Il fiore del Belli (Roma, novembre 1974, Galleria il Collezionista, Mostra Franco Angeli). E infine l’ultima: una ricognizione nell’estate del 1976. Franco Angeli, Marina e Carlo entrano in un pomeriggio bollente di giugno nella cappella di destra di Santa Maria del Popolo, a Roma, quella dominata dalla grande tela La conversione di San Paolo di Michelangelo Caravaggio. Franco all’improvviso esclama: «Vorrei prendere la parola davanti a questo mio grande padre. Prima o poi».

Veneto barbaro di muschi e nebbie è un reportage che nasce dall'amicizia tra Goffredo Parise e il fotografo Lorenzo Capellini, dalla loro frequentazione e dal loro affiatamento, dalle loro escursioni attraverso i luoghi della memoria della "patria Veneto". Il visitatore sarà così condotto per mano attraverso un viaggio che porta a una duplice scoperta: la terra veneta come luogo e geografia di sentimento. Il sogno fotografico di Franco Angeli è una mostra nuova, composta dalle fotografie che l’autore ha lasciato a Marina Ripa di Meana, una raccolta totalmente segreta e inedita, la quale ha fortemente voluto che il lavoro della Nikon svolto da Franco Angeli portasse alla luce un patrimonio praticamente sconosciuto finora, con l’eccezione di qualche foto della rassegna Film (1972, Galleria Sirio, Roma).

“Veneto barbaro di muschi e nebbie” di Goffredo Parise e Lorenzo Capellini “Il sogno fotografico di Franco Angeli”
A cura di Lorenzo Capellini
Allestimento di Paolo Portoghesi
Catalogo a cura di Minerva Edizioni
11 luglio-19 settembre
Casa delle Regole, corso Italia 69, Cortina d'Ampezzo
Ingrasso gratuito
Dalle 10.00 alle 12.30 e dalle 16.00 alle 20.00.

 

 

 

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