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Sabato 10 agosto Anna Torretta e Natalia Prilepskaya sono salite in vetta al Gran Paradiso dalla cresta che parte dal Col di Moncorvé. Accanto alla Madonnina si sono incontrate con Svetlana Smaikina e Olga Gorodetsskaya che hanno percorso la via normale insieme ad un gruppo di giornalisti russi: le loro compagne di cordata, la guida alpina Roberta Vittorangeli ed Eloise Barbieri non hanno più potuto partecipare per impegni di lavoro precedentemente assunti e non spostabili.

In una giornata di tempo limpido, le alpiniste coinvolte nel progetto volto a consolidare l’amicizia fra Russia e Valle d’Aosta sono riuscite ad andare in vetta al Gran Paradiso, massiccio totalmente in territorio italiano. «Le condizioni della via erano ottime – ha dichiarato la guida alpina Anna Torretta – la recente nevicata aveva ricoperto il ghiaccio. In vetta abbiamo incrociato le piccozze in segno di rinnovata amicizia».

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Le tre forti alpiniste russe, Natalia Prilepskaya di Mosca, Svetlana Smaikina di Tomsk e Olga Gorodetskaya di Omsk il 2 agosto scorso si erano incontrate con tre alpiniste valdostane, Eloise Barbieri, Roberta Vittorangeli e Anna Torretta per formare tre cordate e salire per vie diverse il Gran Paradiso.

Purtroppo il maltempo dei giorni scorsi aveva temporaneamente fermato le sei alpiniste che hanno potuto concludere con successo il progetto solo il 10 agosto.  Lo scorso mercoledì 7 agosto  le sei alpiniste del team russo- valdostano, “L’alta quota è rosa” erano state ricevute dall’assessore al Turismo della Regione Autonoma Valle d’Aosta, Aurelio Marguerettaz. da Luisa Vuillermoz della Fondazione Gran Paradis,  da Gabriella Morelli dirigente dell’Assessorato e da Betta Gobbi della Grivel Mont Blanc, tutti partner dell’iniziativa.

A tutte è stato consegnata una piccozza d’oro Grivel ed una bottiglia del “vino più alto d’Europa” il Cuvée des Guides, testimonianza delle due eccellenze valdostane meglio conosciute nel mondo, l’alpinismo con quarantotto degli ottantadue quattromila alpini riconosciuti dall’Uiaa, e l’agricoltura di montagna, in particolare il settore eno gastronomico.

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