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Davvero una grande impresa quella del trentino di Cles Andrea Daprai: ha raggiunto la vetta del Cervino in 11 ore 27 minuti e 58 secondi (per la verità fa un po’ effetto scrivere di una salita in montagna prendendo in considerazione i minuti e i secondi!). Ma Daprai non è nuovo a questi exploit, nel 2005 realizzò la Brenta Crossing e lo scorso anno il Trentino Vertical, unendo ben cinque discipline sportive: ciclismo, skyrunner, sci alpinismo, arrampicata su ghiaccio e sci estremo dalla Nord della Presanella.

Quest’anno invece si è spostato nelle Alpi Occidentali. Ha cominciato la sua performance la notte del 5 agosto alle 22.00 partendo da Piazza del Duomo a Milano, ha pedalato per 200 chilometri in sella alla sua bicicletta da corsa fino ai 2000 metri di Breuil Cervinia dove è giunto alla 4.56, lì si è cambiato, e nella notte è salito verso la Gran Becca avvolto in una nebbia che gli ha causato non poche difficoltà a trovare il giusto ritmo ed i sentieri per il rifugio Duca degli Abruzzi a 2850 metri, che ha raggiunto alle 6.00. Si è poi portato ai 3000 metri della Croce Carrel dove sono iniziate le difficoltà tecniche della via scelta per raggiungere il Matterhorn, la Cresta del Leone. Alla Testa del Leone, l’atleta clesiano ha trovato Lucio Trucco, guida alpina e presidente dell’associazione delle Guide del Cervino, che gli ha fornito la necessaria assistenza tecnica. Insieme ma slegati, i due sono giunti in poco tempo ai 3850 metri della Capanna Carell e di lì, senza un attimo di sosta, hanno proseguito nei successivi tratti dell’aerea cresta ghiacciata verso il Pic Tynall, a 4241 metri, dove sono giunti alle 8.20.

La loro azione è stata rallentata nel superamento della famosa scala Jordan affollata di alpinisti che, partiti nel cuore della notte, avevano raggiunto la vetta del Cervino prima di loro. Soddisfatto per l’impresa compiuta, Andrea ha pianto di gioia e ha sventolato uno striscione con la scritta Ciao Pego, in ricordo dell’amico Lorenzo Pegoretti caduto nel 1994 proprio a pochi metri dalla vetta del Cervino. “ E’stata molto dura e molto faticosa”, ha dichiarato, “ ma ho avuto fortuna con il tempo. Unico inconveniente il forte vento che soffiava sulla Cresta del Leone, ma in montagna il vento fa parte del gioco. Tecnicamente, la salita è stata molto bella, sono riuscito a salire tutto in libera e senza calzare i ramponi ”.

Andrea Daprai è stato affiancato in questa impresa dalla Provincia Autonoma di Trento, che gli è vicina con l’Assessorato allo Sport, nella persona dell’assessore Iva Berasi, dalla Salomon, che ha fornito l’abbigliamento per la corsa e per lo staff. Due le biciclette in dotazione Specialized. Accanto ad Andrea erano inoltre Trentino Spa, Tom Tom, Htc, Pocket PcItalia, Dangaard Telecom, Microsoft, Lovemytime, Gigante Sport, Suunto.

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