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Il Batura II, la più alta montagna della Terra (7.762 metri) ancora inviolata, il prossimo obiettivo di una cordata inedita: Simone Moro e Hervé Barmasse.

Il gruppo dei Batura è situata nel nord ovest del Pakistan, nel cuore del distretto Hunza, area poco conosciuta fino a circa trent’anni fa. Il ghiacciaio dei Batura è uno dei più larghi e lunghi al mondo, al di fuori dei circoli polari, tanto che arriva fin quasi all’abitato di Pasu, tipico villaggio Hunza sulla Karakorum Highway. 

Simone Moro, che già aveva tentato questa vetta nel 2005 ha scelto come compagni di spedizione Hervé Barmasse e i gemelli argentini Damian e Willie Benegas, quarantenni, famosi per le loro salite in Patagonia e una via nuova sul Nuptse, premiata con il “Golden Piton” (chiodo d’oro) della rivista “Climbing”.

«Il progetto si è concretizzato tre settimane fa al ritorno di Simone Moro dal tentativo invernale al Broad Peak – spiega Hervé Barmasse – ma l’idea era nata già lo scorso autunno all’interno del Global team North Face. Per me la scelta è stata dettata dal desiderio che la mia prima esperienza in alta quota non fosse una normale ad un ottomila. La parete sud del Batura II, che non è ancora mai stato salito, presenta una fascia di roccia e misto all’apparenza molto tecnica, anche se non possiamo valutare a priori le difficoltà. Ho sempre affrontato le spedizioni con compagni diversi e da Simone Moro ho sicuramente tanto da imparare. Inoltre con lui c’è una certa affinità su come intendere l’alpinismo oggi».

Secondo il bergamasco Simone Moro all’alpinismo moderno mancherebbe infatti fantasia: o si insegue la collezione degli ottomila o l’idea di essere il “primo” della propria categoria, su una certa vetta . Una nuova via, e per di più su una montagna non ancora scalata, soddisfa invece il desiderio di avventura, di scoperta dell’ignoto e richiede capacità creative e inventiva. La spedizione partirà ai primi di luglio e sarà “leggera”, cioè senza portatori né ossigeno.

Intanto,Barmasse non solo continua con lavoro e allenamenti, ma riesce a trovare tempo anche per chi è meno fortunato di lui. Giovedì 17 aprile, la trasmissione “Qui montagne” della sede Rai Valle d’Aosta, gli ha dedicato un servizio mentre aiutava Patrick Gabarrou nel far sciare a Cervinia alcuni portatori di handicap grave. È stata anche l’occasione per far conoscere in Italia il tandem ski, nato in Francia. «È stata un’esperienza che mi ha insegnato molto. – ha dichiarato Barmasse – Sono persone che devono aspettare che qualcuno, ogni giorno, li aiuti in tutte le attività quotidiane. Ho pensato che aver dovuto “aspettare” tre anni per arrivare in vetta al Piergiorgio non fosse niente rispetto a quello che devono aspettare loro, ogni giorno. E poi il loro entusiasmo è stato molto appagante».

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