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L’Ecomuseo della Fucina del Rame di Ronco Canavese, in Valle Soana (Piemonte), ha ottenuto la Certificazione Herity, che testimonia la qualità della gestione del patrimonio culturale.

Un bel risultato per quella che i valligiani chiamano semplicemente la “Fucina” (Fusina in patois) – dove nei secoli si è affinata l’arte dei magnin, i calderai di rame divenuti famosi in Piemonte e all’estero – e che dopo anni di abbandono è stata completamente ristrutturata e aperta al pubblico, grazie allo sforzo congiunto delle Istituzioni e del Parco Nazionale del Gran Paradiso.



La Provincia di Torino ha avviato, già a partire dal 2004, uno studio mirato a valutare attraverso la Certificazione Herity la qualità della gestione dei beni culturali degli ecomusei sul territorio provinciale.



Ma cosa vuol dire Herity? L’acronimo deriva dalla fusione delle parole Heritage e Quality: è un organismo internazionale per la gestione di qualità del patrimonio culturale nato nel 1994.

La certificazione da aprte dell’organismo si ottiene dopo la valutazione di quattro fondamentali parametri (con un punteggio da 1 a 5) che sono: la rilevanza della struttura nel territorio di appartenenza; i servizi offerti; la comunicazione e la conservazione. Per definire il punteggio si ricorre a visite di esperti Herity che, oltre a visionare la struttura ed i servizi offerti, intervistano i visitatori stessi.



L’Ecomuseo del Rame di Ronco ha ottenuto punteggi molto alti per ognuna delle quattro categorie, a testimonianza dell’attenzione dell’attuale gestione, impegnata ad offrire iniziative che vanno oltre la semplice visita della struttura, fino ad includere percorsi alla riscoperta della natura e delle tradizioni della valle.

Stefano Duglio



Informazioni sull’Ecomuseo del rame di Ronco e sulle iniziative proposte sono reperibili al sito www.vallesoana.it, nella sezione dedicata alla Fucina.



www.herity.it







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