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la cattura di Fra DolcinoPreceduta da una pubblica conferenza sul tema: “Strega. Perché?” (sabato ore 18, presso la Chiesa Evangelica di Biella, Via Fecia di Cossato, 9, con introduzione dell’antropologa Michela Zucca), si terrà domenica 14 settembre, a partire dalle ore 11, la tradizionale Giornata Dolciniana, presso il cippo dedicato a Dolcino sulla Panoramica Zegna (Trivero), nel maestoso scenario alpino che vide nel 1307 il massacro dei ribelli “dolciniani” per mano dei crociati vescovili. Da 29 anni – il Centro Studi Dolciniani (fradolcino.interfree.it) fu fondato nel 1974, questa singolare giornata di festa e di memoria si rinnova, nel ricordo dell’eretico che confluì nella disperata resistenza dei montanari valsesiani contro la crociata. La guerriglia durò circa tre anni e profondamente colpì i contemporanei, tra i quali Dante che dedica a Dolcino le terzine 55-60 del XXVIII Canto dell’Inferno. Massacrati i rivoltosi, le forze crociate catturarono Dolcino, la sua compagna Margherita da Trento e Longino Cattaneo, successivamente posti al rogo dopo inenarrabili torture. Sul luogo della loro sconfitta, nel 1907 fu eretto un obelisco commemorativo alto 12 metri, alla cui inaugurazione affluirono diecimila persone. Fu abbattuto a cannonate durante il fascismo, nel 1927. Proprio sulle “sacre pietre” di quelle rovine nel 1974 fu posto il piccolo cippo commemorativo, che ancora oggi richiama per l’occasione diverse centinaia di persone. Dopo la cerimonia, agape fraterna e danze antiche sul prato.







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