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Il Filmfestival di Trento è alla 57a edizione, ma con il passare degli anni non invecchia, matura, si arricchisce di contenuti e iniziative e si scopre più femminile.

La vera novità del 2009 è stata infatti la grande partecipazione di autrici alle selezioni e circa la metà delle 43 opere in concorso è firmata da registe. Fra tutte spicca l’attesa pellicola, già presentata al Sundance Filmfestival, “Before Tomorrow” di Madeline Piujuq Ivalu e Marie Helene Cousineau, fiction sulla popolazione Inuit e i primi contatti con gli uomini bianchi, tratto dall’omonimo romanzo di Jørn Riel. L’edizione italiana del libro sarà presentata in anteprima da Davide Sapienza il 28 aprile.

Il Film festival si aprirà ufficialmente la sera del 25 aprile con la proiezione di un capolavoro del cinema muto di Erich Von Stronheim “Blind husbands”, musicato dal vivo dall’Orchestra I Filarmonici di Trento, ma già dal 21 si respira aria di festival, con una fitta settimana di appuntamenti letterari nell’ambito di montagna libri. Tra gli altri un incontro con i giornalisti del Corriere della Sera Lorenzo Cremonesi e Gian Antonio Stella, giovedì 23, per ripercorrere la storia dei grandi inviati, tra esplorazioni e guerre.

Tra i film in concorso, sono stati segnalati un nuovo documentario di Giorgio Diritti, che proprio a Trento aveva presentato il pluripremiato “il vento fa il suo giro”, il film di Valeria Allievi “Karl” sulla guida alpina Karl Unterchircker, scomparso lo scorso anno sul Nanga Parbat, “Cheyenne,trent’anni”, storia di una pastora della Val di Rabbi, un crudo documentario della regista cinese Xuang Jiang sul tema della violenza sessuale, ispirato a un fatto di cronaca avvenuto in una remota regione montuosa della Cina, l’alpinismo al femminile di Ines Papert e Anita Kolar, protagoniste di “Lightning stike – Arwa tower” di Kristine Kopp e Stephane Siegrist.

Il pubblico avrà comunque un’ampia scelta di film da vedere. Oltre ai 43 in concorso ci sono 36 pellicole inserite nelle sezioni speciali: Orizzonti, Alp&ism, Vitalpina e Anteprime e tra gli eventi speciali sarà riproposto “I recuperanti” di Ermanno Olmi, omaggio a Mario Rigoni Stern che ne fu sceneggiatore.

Per gli alpinisti sono annunciati cinque appuntamenti imperdibili: con Patrick Edlinger, Chris Sharma, Riccardo Cassin, gli arrampicatori che hanno scritto la storia delle pareti della Valle del Sarca e infine con la “storia” alpinistica del Cerro Torre. Serata quest’ultima che vorrebbe essere un giusto tributo a una montagna simbolo, senza la ricerca di verità assolute: un compito sicuramente difficile, ma anche una possibile via “pacifica” per parlare di emozioni e protagonisti indimenticabili.

Da non dimenticare infine gli eventi collaterali del 25 aprile: la coppa del mondo di “speed climbing” e il convegno di medicina di montagna in cui si parlerà di integratori alimentari, raggi UV, usura delle articolazioni nei trekking e prevenzione dell’edema cerebrale da alta quota.
Per seguire da vicino il festival, giorno per giorno, www.trentofestival.it

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