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Entrati in Valle d’Aosta dal Piemonte, ci si imbatte immediatamente in quella che rappresenta l’enclave valdostana dell’antico popolo germanico dei Walser, giunto dalla Svizzera tedesca tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo e radicatosi nella Valle del torrente Lys senza subire le influenze della cultura savoiarda che accomuna il resto della regione.

In questa vera e propria propaggine di terra del Reno – dove ben due dialetti il titsch e il töitschu, ancora oggi hanno la forza di vivere – architettura, costumi, stili di vita, tradizioni, leggende e cucina mantengono inalterati il loro fascino.

Capita così che, percorrendo la strada che da Issime porta a Gressoney-Saint-Jean, passando per Gaby e arrivando a Gressoney-La-Trinité, l’influenza culturale germanica in cucina si faccia sentire sia nei nomi dei piatti che nella loro preparazione e, affianco alla famosissima Toma DOP di Gressoney (in lingua walser: Kesch, pregiato formaggio semigrasso da tavola lavorato direttamente in alpeggio) si possa essere sorpresi da gusti lontani dalla cucina alpina.

Oltre alle più tradizionali minestre di pane, di patate, di riso e porri, lungo la vallata due primi piatti assolutamente da provare sono gli Chnéfflene, bocconcini di pastella (farina, acqua, latte, uovo) cotti in acqua bollente e conditi con fonduta, panna e speck oppure con cipolla brasata, e gli Chnolle, gnocchetti di farina di mais e di grano cotti in un brodo di carne di maiale e serviti come contorno ai salumi. Per i mesi più freddi c’è la Fesillsüppu, corroborante zuppa di riso, fagioli borlotti e toma.

Particolari sono anche i dolci tradizionali, preparati perlopiù in occasione di festività o cerimonie: i Kanistri, delicate cialde sottilissime e croccanti, gli Chüjini (frittelle), i Rissili (simili alle “chiacchiere” o “bugie” di Carnevale), gli Héersiene (cialde a forma di cuore), gli Hòckiené (gonfiotti fritti), i Pòmpernòsslené (rettangoli di pasta sottile aromatizzata con grappa e fritti) e gli Schenkeléné (sottili cialde arrotolate a forma di sigaro).

E per smaltire queste prelibatezze le occasioni non mancano di certo. Oltre alle numerose uscite a piedi e in bici a ogni quota e per ogni difficoltà, molto interessante potrebbe essere un’escursione culturale alla scoperta di Gressoney-Saint-Jean (Greschòney Zer Chilchu), il principale centro abitato della vallata. Qui regna il fascino “Belle Epoque”: splendide residenze di villeggiatura in stile eclettico e liberty fatte costruire dalla nobiltà sabauda tra la fine del XIX e i primi anni del XX secolo. Su tutte domina il fiabesco Castel Savoia, dimora estiva della Regina Margherita, consorte del Re d’Italia Umberto I di Savoia. Altro edificio degno d’attenzione è Villa Margherita, oggi sede del Comune.

Come: in auto Durata consigliata: una giornata Lunghezza: 34 km circa 

Alcune possibili tappe del gusto:

  • Issime: Caseificio Walser Delikatesse – Tel: 0125.344162 E-mail: info@walserdelikatesse.it
  • Issime: Agriturismo Il Mulino Frazione Praz, 211/A – Tel:347.8340464
  • Gaby: Azienda agricola Naturalys (miele, piccoli frutti e ortaggi) – Tel: 340.3432267 E-mail: info@naturalys.it

foto: Valle Aosta – Architettura Walser, Frazione di Ecko, Val di Gressoney (ph.D.Camisasca)


Ringraziamo AKU Srl, calzaturificio di Montebelluna (TV), per il sostegno al progetto Walser attivo in DiscoveryAlps e vi invitiamo a scoprire Good for Alps e Transalpina GTX.

 

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