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Il 18 marzo Touching the Void (“La Morte Sospesa”), applauditissimo film vincitore dell’ultima edizione del film festival di Trento esce in sessanta sale cinematografiche di tutta Italia. La pellicola (distribuita dalla casa di produzione Fandango) è tratta dal best seller di Joe Simpson “La morte sospesa”, pubblicato in Italia dalla casa editrice Cda&Vivalda. Un arrivo molto atteso, non c’è dubbio: Touching the Void è forse uno dei più bei film di montagna che mai siano stati girati. E del resto il romanzo di Simpson è davvero un bel libro…



La storia.Nel giugno 1985 due alpinisti britannici, Joe Simpson e Simon Yates, raggiungono la vetta del Siula Grande (6.536 m) nelle Ande peruviane, scalando per la prima volta la parete ovest. Durante la discesa Joe subisce un grave incidente e dopo vani tentativi per soccorrerlo Simon rinuncia e ritorna al campo, fisicamente esausto e distrutto moralmente: ha ucciso Joe per salvare la

propria vita e il rimorso lo divora…

Il romanzo non è solo la cronaca di un incidente, ma anche la storia di un’amicizia profonda, del trauma psicologico che costringe Simon a tagliare la corda del compagno e della incredibile forza di volontà che è richiesta a Joe per sopravvivere in una situazione impossibile.



L’autore. Nato nel 1960, laureato in Lettere e Filosofia all’Università di Edimburgo, Joe

Simpson si è dedicato da sempre all’alpinismo, compiendo prime ascensioni nelle Ande e nel Karakorum. Dopo l’incidente descritto in questo libro, ha ripreso l’attività in montagna compiendo anche discese con il parapendio. Nel 1990, con tre compagni, ha raggiunto la vetta dell’Ama Dablam; nel 1991 ha compiuto la prima ascensione della parete Est del Pacherno (6.200 m) in Nepal. Attivista di Greenpeace, ha compiuto spettacolari scalate di monumenti urbani per attirare l’attenzione del pubblico sui problemi dell’ambiente.



(nella foto: manifesto pubblicitario dedicato a “Touching the Void” su un palazzo di New York (foto ll, novembre 2004)







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