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Organizzato dal Consiglio della Gioventù Occitana, per la prima volta nella storia viene organizzato in Occitania, a Tarbes, un convegno che pone il tema delle lingue attraverso le frontiere e la tematica del loro futuro nell'Europa. E non è un caso che siano stati dei giovani ad avere la coraggiosa idea di affrontare quel tema, le cose sovente mutano grazie al loro coraggio.

L'iniziativa del Consiglio della Gioventù d'Oc è realizzata in collaborazione con il Youth of European Nationalities, che è un'organizzazione membra del Forum Europeo dela Gioventù, in stretto contatto con le istituzioni europee. Essa riunisce più di trenta rappresentanti delle lingue minoritarie in 17 Stati europei ed è sostenuta fra gli altri dal Consiglio d'Europa e dalla Commissione Europea. È chiaro che l'Europa può operare in favore di grandi cambiamenti a livello statale ed è naturale che nel tempo ciò potrà mutare la mentalità delle persone comuni e di coloro ch sono al potere, e saranno sempre più i giovani i portatori di quel mutamento.

Ma parliamo dell'avvenimento. Dall'8 al 13 aprile a Tarbes 120 rappresentanti elle diverse minoranze d'Europa si troveranno per lavorare sulla diversità linguistica e culturale dell'Europa, con lo scopo di comunicare fra di loro e discutere in favore di un futuro multilingue. I momenti salienti saranno i seguenti:

a) Un grande dibattito con alcuni rappresentanti istituzionali ed associativi sul tema intitolato "Lingue sopra le frontiere: il futuro dell'Europa visto dai giovani".

b) Una giornata di visita in Val d'Aran dove i congressisti potranno verificare come una stessa lingua, in due Nazioni distanti pochi chilometri una dall'altra, possa avere una diversa politica linguistica: riconoscimento ufficiale della lingua in Va d'Aran, insegnamento obbligatorio nelle scuole, applicazione del bilinguismo nelle istituzioni pubbliche, nei giornali, alla radio ed alla televisione… Ciò dimostra, più che cento convegni, il cammino diverso su uno stesso soggetto, che conduce ovviamente ad una riflessione sul tema proposto dalle giornate di convegno.

c) Sei laboratori su differenti argomenti tenuti da specialisti come Laurent Abrate, storico di "Analisi Comparativa delle politiche di Francia e Spagna", Gustave Alirol, docente di Diritto Internazionale all'università Jean Moulin Lyon 3 sul tema "quale incastro giuridico tra le lingue in Francia, Spagna ed il resto dell'Europa?"…

d) Il Concerto su "Le frontiere d'Occitania" con gli Arnapi, gruppo di Punk-rock occitano dalla Bigorra, e Lhi Jarris, gruppo di Trad-rock dalle Valli Occitane d'Italia.

Parteciperà ai lavori anche una rappresentanza di giovani dalle Valli Occitane. Auguriamo ai giovani occitani di Francia di uscire prima possibile dalla mentalità "centralizzatrice" francese tipica dei loro padri, delle loro madri, dell'immaginario dei francesi, al fine di poter vedere ed in seguito applicare, in una pratica linguistica, culturale e politica, le possibilità che l'Europa oggi offre a coloro che sanno percepire i segnali di cambiamento. Noi della Chambra dòc abbiamo fatto in questi anni grandi sforzi, economici ed organizzativi, per dare una priorità non occasionale, ma continuativa al legame con tutta l'Occitania, che sia la Val d'Aran, l'Occitania grande o Guardia Piemontese. Ci auguriamo che in futuro riusciremo a coinvolgere in questa nostra convinta visone pan-occitana i giovani del Consiglio della Gioventù d'Oc.

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