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Per gli appassionati di cucina è da pochi giorni apparso sugli scaffali delle librerie un bel volume con tante foto a colori, precedute da una ricerca storica che l’autore ha compiuto consultando numerosi testi del Sette e Ottocento, nei quali si parla della cucina di montagna, dei prodotti locali, di erbe e di cereali.

Si tratta di un'opera di Adolfo Pascariello, medico di Varallo Sesia (VC), appassionato cultore della civiltà walser di Alagna Valsesia che, coadiuvato dalle foto di Gianfranco Bini, ha voluto raccogliere le ultime testimonianze della tradizionale cucina di montagna dell’alta Valsesia, portando così il lettore a conoscere  la tipica zuppa d’orzo con il pane nero di segale, la polenta, il miglio, le patate, i porri, i cavoli, la cacciagione ecc. Su tutti l’autore si sofferma spiegando metodi di coltivazione o di preparazione, aspetti tradizionali e modalità di conservazione.

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La  seconda parte del volume è dedicata all’Istituto alberghiero di Varallo, da anni impegnato nella valorizzazione dei piatti della civiltà montanara della vallata, firmata da Alessandro Orsi, dirigente scolastico del complesso alberghiero.

Il libro presenta molte ricette walser ancora in uso in Valsesia, raccolte da Giancarlo Cometto e illustrate con le fotografie di Edoardo Ghelma. Vi si trovano le preziose ricette per confezionare le miacce, speciali piadine sottilissime; la bangada, i ravioli alagnesi, le frittelle di mais, l’uberlekke, l’arrosto di marmotta e tanti dolci golosi.

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