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L'espansione dell'olivicoltura (sia a livello amatoriale che imprenditoriale) interessa ormai tutte o quasi le province dell'Arco Alpino. Un movimento sostenuto dal prestigio che un olio extra-vergine di alta qualità conferisce ad aziende e ai 'panieri territoriali'.
 
Terreni sciolti, riparo da venti freddi, buona luminosità, 'volano' termico delle masse d'acqua lacustri sono gli elementi per i microclimi favorevoli all’olivo a Sud delle Alpi.

La produttività nelle nuove zone di reintroduzione dell'olivo è comunque molto bassa (5-10 kg per pianta), un fattore legato alla forte presenza di piante di giovane età (ci vogliono almeno 10 anni se non di più per raggiungere una buona produzione). Basse sono anche le rese in olio (12-13%), un fattore legato, però, anche alla ricerca di una elevata qualità ottenuta applicando regole molto severe nella raccolta.
 
La diffusione dell'olivicoltura
in nuovi ambiti territoriali è testimoniata dalla apertura di nuovi frantoi. Nel 2008 è stato inaugurato il frantoio di Vialfrè (TO), che opera la molitura di olive piemontesi e valdostane. Il panorama è in movimento anche in Veneto e Friuli Venezia Giulia. In Lombardia da qualche anno, è entrato in funzione a Bellano (LC) un frantoio 'professionale' realizzato per volontà della Comunità Montana della Valsassina presso l'Az. Agr. Poppo che si è aggiunto allo storico frantoio Vanini di Lenno (sulla sponda comasca). Possono conferire tutti i produttiori delle provincie di Lecco, Como e Sondrio.

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Le regole di conferimento sono severe: niente sacchi, solo cassette finestrate. Il frantoio offre il servizio di imbottigliamento. Dal frantoio, l’olio viene ritirato sfuso dai produttori che lo auto consumano, mentre per quelli che lo commercializzano l'olio esce già in bottiglia, grazie al servizio di imbottigliamento offerto dal frantoio.
 
Ma è verso Nord che ci sono le novità più interessanti, con la confluenza verso il frantoio di Bellano di parecchi piccoli produttori Valtellinesi. In totale le piante valtellinesi sono già 5.000 distribuite sul versante retico sino a Teglio.
 
L'oliveto inoltre ha finalità paesaggistiche, educative, culturali, turistiche. Una ruralità vitale quindi che produce paesaggio e dinamiche … il ciclo virtuso è innescato.

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