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Troppa responsabilità vincere da parte di un uomo solo la Sentiero 4 Luglio SkyMarathon sul tracciato corso per la prima volta al rovescio. Così Paolo Gotti (GS Altitude) e Tadei Pivk (US Aldo Moro Paluzza) hanno pensato bene, domenica 1 luglio, di tagliare il traguardo della straordinaria e dura corsa tra le vette da Santìcolo di Córteno Golgi (BS) ad Aprica (SO) mano nella mano.

Quasi cinque ore di fatica (4h 40’ 20’ per la precisione), con oltre tremila metri di dislivello positivo e poco meno in discesa, non sono bastate al bergamasco, già trionfatore 2008, e al friulano alla sua prima esperienza alla skymarathon orobica di superarsi e vincere, magari di pochi secondi sull’altro, la madre delle corse d’alta quota italiane, la maratona del cielo per antonomasia. E l’inconsueto spettacolo di due atleti maschi che si gettano fianco a fianco sulla fettuccia tesa del traguardo ha per la prima volta deliziato e stupito le due ali di spettatori plaudenti, disposti lungo Via Adamello fino alla Piazza del Palabione di Aprica. A un minuto e mezzo da loro (4h 41’ 54”) è giunto il campione trentino de La Sportiva Michele Tavernaro, che nella discesa dalla Magnolta ha perso terreno rispetto agli altri due, scongiurando così un arrivo addirittura tre. Quarto il valdostano Dennis Brunod, quinto il bellunese Matteo Piller Hoffer, sesto Riccardo Faverio, settimo Paolo Bert, ottavo Fabio Bazzana, nono Fulvio Dapit, decimo Davide Sertore. Non pervenuti il vincitore e il secondo del 2011, Titta Scalet e Fabio Bonfanti, 32° il primo e ritirato il secondo.

Non ha vacillato invece Emanuela Brizio, la quale con distacco abissale sulle rivali ha dominato, per la quinta volta in cinque partecipazioni, la skymarathon camuno-valtellinese col tempo di 5h 40’ 50”. La campionessa mondiale verbanese della Valetudo Skyrunning Italia ha lasciato a più di mezz’ora (6h 13’ 08”) la brianzola Patrizia Pensa (Polisportiva Besanaese) e l’orobica Carolina Tiraboschi (6h 13’ 36”) della Fly Up Sport. Quarta Giuliana Arrigoni e quinta CinziaBertasa.

Nella gara di 23,3 km s’è imposto, alla sua prima partecipazione, il camuno Davide Pilatti dell’Atletica Vallecamonica, che ha fissato il tempo del nuovo percorso al contrario sulle 2h 25’ 05”. Secondo il bergamasco Michele Semperboni del GS Altitude La Sportiva (già vincitore della mezza nel lontano 2003) con il tempo di 2h 29’ 11” e terzo il valtellinese Daniele Zerboni della Sportiva Lanzada in 2h 33’ 05”.
Nella categoria femminile ha prevalso sulla mezza la lecchese Lorenza Combi della Runners Colico in 3h 16’ 31”, davanti alla conterranea dell’AS Premana Chiara Gianola (3h 26’ 24”) e alla valtellinese della Sport Race Valtellina Monia Acquistapace (3h 27’ 49”).

Applausi e grida pari ai vincitori sono stati tributati anche al lecchese Antonio Gianola, 83 anni suonati ad aprile, che ha concluso la gara corta in 6h 22’ 24”, 118° e non ultimo dei classificati.

Soddisfazione misurata di Gianluigi Tom Bernardi, presidente del comitato organizzatore, che dal palco delle premiazioni al Palazzetto dello Sport di Aprica ha voluto accomunare nel successo, soprattutto qualitativo, della manifestazione – da tutti confermato – l’intero parco dei collaboratori. Uno stuolo di persone certamente superiore al numero degli stessi concorrenti.

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