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Claudio Ravetto, direttore tecnico maschile, analizza la situazione dopo il primo gigante della stagione. "Direi che è andata decisamente in modo diverso rispetto allo scorso anno, dove avevamo conquistato un secondo posto con Moelgg – spiega il tecnico biellese di Strona -. La situazione non è buona non tanto per i tre davanti che in questo momento sono dei fenomeni, quanto per i distacchi che prendiamo da quelli che gli stanno dietro. Ci serve solamente tanto, tanto, tanto lavoro. Certamente i ragazzi hanno pagato il solito piano, ma non deve essere una scusa. A Sölden c'era la neve che troveremo alle Olimpiadi di Sochi, quindi dobbiamo adattarci. Ripartiamo dallo slalom di Levi, l'anno scorso in Finlandia facemmo abbastanza male, magari questa volta saremo più bravi".

Max Blardone, 17simo, è stato il primo degli italiani: "Questa gara rispecchia il nostro valore attuale, adesso abbiamo un mese di tempo per colmare il gap che ci separa dalla concorrenza".

Manfred Moelgg, 25simo, si è leggermente risollevato nella seconda parte. "Ho sentito sensazioni migliori nella seconda, nella prima manche invece ho sbagliato quasi tutto perchè volevo strafare".

Florian Eisath, 26simo, è sceso nella seocnda manche nel momento probabilmente peggiore: "Si è completamente oscurato il sole, non ho praticamente visto più nulla. Peccato, guardiamo avanti perchè avremo molte altre possibilità per rifarci".

foto: archivio Fisi press office

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