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Lo Speed Flying, letteralmente Volo Veloce, rappresenta l'ultima frontiera del para-alpinismo. In concreto, si sale a piedi sulla vetta di una montagna per poi ridiscendere a valle con un parapendio dotato di una vela più piccola (circa 20 metri, ben 10 in meno) rispetto a quelle tradizionali. Oltralpe, in Francia, la disciplina è già in voga da tempo, con alcune ripetizioni sul Monte Bianco.

Ora lo Speed Flying approda anche sul versante meridionale delle Alpi, per la precisione e Macugnaga, grazie all'attività di un esperto volatore, l'ossolano Piergiorgio Ghizzo, che, nel corso del mese di luglio, è sceso a Macugnaga partendo dalla Capanna Regina Margherita, a quota 4554 metri slm. Nessun record da stabilire o da battere, ma solo una grande voglia di promuovere un nuovo modo di volare anche nel nostro Paese.

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"La differenza principale tra un parapendio tradizionale e uno speed" ci spiega Piergiorgio "è data dalla dimensione della vela, di circa 10 metri più piccola. Un parapendio vola normalmente a 30 Km/h, mentre con la speed si toccano i 90 Km/h. Si tratta di vele molto tecniche, non semplici da gestire in fase di decollo e che richiedono un volo prevalentemente in virata".

Per scendere sino a Macugnaga Monte Rosa il pilota ossolano ha impiegato circa 13 minuti, contro i 40 minuti solitamente richiesti da un volo con un parapendio normale. Il salto della parete est del Monte Rosa è una verticale di 2500 metri, una vera e propria parete himalayana nel cuore delle Alpi, che dalla Capanna Margherita termina il proprio sviluppo in prossimità del pianoro del rifugio Zamboni Zappa.

Non ci resta che goderci le immagini, emozionanti, di questo volo:

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