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Poche ore prima dell’eclisse, sotto una luna chiara e grande così, è andata in scena la terza edizione della spettacolare Stralunata di Aprica. Partiti dal Baradello, divisi in due griglie corrispondenti alla gara valida per il circuito Vertical Race e al Raduno competitivo, oltre 360 concorrenti bardati di tutto punto sono scattati sotto l’arco gonfiabile, creando una vera e propria corrente ascensionale.

Centinaia di lampadine frontali e bande fosforescenti si sono ben presto confuse, su per il pendio della pista Superpanoramica, con le torce infisse nella neve a segnare il percorso. E il rumore di solette che sbattono freneticamente sulla neve ha lasciato il posto al silenzio di una serata magica, distribuendosi attutito tra i larici e gli abeti. Su su, attraverso prima la “A” e poi la “Benedetti” del Palabione, fino al Rifugio Valtellina, che pur rimane quasi 800 m. di dislivello sopra lo start. Ma più su ancora per i vertical racers, fino a toccare i 2.100 del ghiacciatissimo Lago Palabione, lungo l’omonima stupenda pista da discesa.

La gara, come si diceva, oltre che assegnare il Trofeo Samas & Mello’s, era valida come terza prova della Coppa Alpi Centrali, specialità Vertical Race, che si organizza per la prima volta accanto alla tradizionale Alpi Centrali Classic.

Ha vinto, com’era prevedibile, il grande Graziano Boscacci della Polisportiva Albosaggia in 47’ 46”, che ha preceduto il concittadino e compagno di battaglie e vittorie in coppia Ivan Murada (48’ 31”), il quale a sua volta ha battuto di un soffio Giovanni Tacchini dell’ASD Sci Club Valtartano (48’ 32”). Sesto l’atleta cortenese dello Ski Team Adamello, Adriano Salvadori, accreditato del tempo di 50’ 20”.
Tutte le classifiche sono scaricabili online su www.tds-live.com

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