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Alle 10.32 Nepalesi di Martedì 4 Maggio, i due alpinisti bergamaschi Simone Moro e Bruno Tassi insieme al Kazako Denis Urubko raggiungono la vetta del Barantse (7066 metri), attraverso il difficile e impegnativo versante settentrionale.

Il Baruntse è una montagna della catena Himalayana situata tra l’Everest e il Makalu, presenta una parete nord con uno strapiombo di due kilometri che la rende dal punto di vista tecnico – come afferma Moro – una delle ascensioni più difficili che lui stesso ha compiuto durante la sua carriera alpinistica. A complicare l’ascesa sono intervenute anche le cattive condizioni meteorologiche con abbondanti nevicate e un forte vento che ha reso l’itinerario ancor più difficoltoso.

Grande felicità anche per l’altra guida alpina bergamasca che ha accompagnato Moro, Bruno Tassi, “il Camos”: dopo anni trascorsi ad arrampicare sulle falesie di Cornalba (BG) è arrivato il giorno della sua prima spedizione Himalayana conclusa con pieno successo proprio nel giorno del suo quarantottesimo compleanno festeggiato in vetta a 7066 metri.

La nuova via aperta sul Baruntse è stata chiamata “Ciao Patrick”, dedicandola all’alpinista Francese Patrick Berhault, morto poco tempo fa. Ora dopo questa prima ascensione il gruppo, a parte Tassi che rientrerà in Italia, si sposterà per raggiungere il campo base dal quale partirà la seconda ascensione di questa spedizione verso l’Annapurna. Per Simone Moro è un ritorno su questa montagna dopo che nel 1997, sul versante opposto e in inverno, trovarono la morte due suoi compagni di spedizioni: Anatoli Boukreev e Dimitri Sobolev. Una forte motivazione per onorare la perdita dei compagni di cordata che tutti ci auguriamo possa concludersi con la conquista della cima dell’Annapurna.







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