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Walter Bonatti alpinista e reporter sarà ricordato a Courmayeur sabato 10 dicembre alle 18,30 al Jardin de l’Ange, alla presenza dei sindaci di Courmayeur e Chamonix Fabrizia Derriard ed Eric Fournier. Prenderanno parte all’appuntamento condotto dal responsabile di Epoca, Emanuele Farneti, la compagna di Bonatti, Rossana Podestà, e la guida alpina di Courmayeur Arnaud Clavel che recentemente ha ripetuto, primo tra gli italiani, la via sulla Nord del Cervino, quella con cui Walter Bonatti si ritirò dall’alpinismo nel 1965.

Cominciò così l’avventura di esploratore e fotografo, inviando i suoi reportage a “Epoca”, pubblicato come settimanale dalla Mondadori fino al 1997 e attualmente in uscita con numeri monografici aperiodici come supplementi di “Panorama”. Gli articoli e le foto dei viaggi, dai deserti alla foresta amazzonica, dai ghiacciai dell’Alaska e della Terra del Fuoco ai vulcani dell’Indonesia, incantarono una generazione di lettori, tra i quali l’attrice Rossana Podestà. Il numero monografico raccoglie i reportage più avvincenti e un centinaio di immagini, molte delle quali inedite, provenienti dall’archivio personale e concesse in esclusiva a “Epoca”, dalla famiglia Bonatti, oltre al racconto delle sue imprese alpinistiche e a un’intervista a Rossana Podestà con la quale ha condiviso gli ultimi trent’anni di vita e di avventure.

Rossana Podestà racconta del loro primo incontro, avvenuto il 2 giugno 1981 a Roma, dopo che lei aveva dichiarato in un’intervista che se avesse dovuto scegliere un uomo con cui vivere in un’isola deserta, questo sarebbe stato Walter Bonatti. Da quell’incontro nacque un rapporto intenso: la terza vita di Walter, fatta oltre che di viaggi e spedizioni, anche di libri, conferenze e vita di campagna nella casa di Dubino, tra la Valtellina e la Val Chiavenna. Walter Bonatti si è spento a Roma lo scorso 14 settembre, stroncato da un tumore al pancreas diagnosticato pochi mesi prima.

Courmayeur ha da sempre un legame speciale con Walter Bonatti. L’alpinista ci aveva vissuto fino ai primi anni ’60, impegnato sui problemi insoluti di quelle pareti, stabilendo una rete di amicizie. Da tempo gli è stato dedicato un rifugio nel Vallone del Malatrà in Val Ferret, a 2.025 m. A Courmayeur nel 2009 Walter Bonatti era stato insignito del prestigioso “Piolet d’Or Carrière”, riconoscimento istituito proprio quell’anno per celebrare le figure più significative del mondo dell’alpinismo e la scelta era caduta su di lui, non solo per la sua indimenticabile storia da alpinista, ma anche per il prezioso lavoro svolto come esploratore, giornalista e fotoreporter.

Nel 2010 era arrivato un altro importante riconoscimento transfrontaliero, la cittadinanza onoraria del Monte Bianco, che esprimeva la volontà di dare un riconoscimento forte e istituzionale al profondo legame di affetti tra l’alpinista, che più volte si era definito “un amico e un figlio del Monte Bianco” e la comunità del massiccio.

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