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Un dialogo ininterrotto con lo scrittore Mario Rigoni Stern, è ciò che rappresenta il premio di scrittura in lingua cimbra “Tönle Bintarn”, giunto quest’anno alla seconda edizione. Non è solo il nome del concorso, intitolato appunto al protagonista del romanzo più bello di Mario Rigoni Stern, a dialogare con l’autore scomparso, ma è la lingua stessa, il cimbro, a parlare con lui e di lui oltre i confini del tempo. “Antica Lingua”, lo chiamava l’autore del Sergente, l’idioma cimbro e lo lasciava cadere qua e la dentro il suo scrivere come gemma preziosa.

Un primo importante risultato il Premio Tönle Bintarn lo ha ottenuto sin dalla sua prima edizione, riuscendo ad unire l’intero areale cimbro da Luserna ai Sette ed ai Tredici comuni. Il fatto poi che nella scorsa edizione a classificarsi al primo posto sia stata una ragazza di 22 anni, Viola Nicolussi Golo, con il suo toccante racconto “ ’Z Rosele un soi khinn” fa ben sperare per il futuro e certamente avrà fatto felice, dovunque sia, anche Mario Rigoni Stern.

 

 

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