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Un viaggio in telecabina o in seggiovia, sfiorando i rami degli abeti, ed ecco spalancarsi la vista sulle Dolomiti “Patrimonio dell’Umanità”. La vacanza in montagna, In Valle di Fiemme, inizia dall’alto con l’emozione di raggiungere panorami sconfinati in luoghi incontaminati, lontano dal traffico delle auto.

C’è chi affronta lunghe salite a piedi per godersi il piacere di guardare tutto da un punto di vista privilegiato. Eppure, grazie agli impianti di risalita, i panorami d’alta quota sono accessibili a tutti, così come le passeggiate che da lassù conducono a incantanti anfiteatri naturali. In quota ci sono percorsi semplici, adatti ai bambini. E nelle terrazze assolate, accanto ai rifugi, si possono degustare i prodotti genuini della cucina tipica.

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La Val di Fiemme invita a esplorare nuovi spazi di cielo con la proposta “Panorama 360° Gratis” che, da giugno a settembre, offre viaggi in telecabina e seggiovia a costo zero per scoprire i panorami più emozionanti (con supplemento nel mese di agosto). Gli hotel della Val di Fiemme, che aderiscono al progetto “Panorama 360° gratis”, propongono viaggi panoramici fra i boschi di abeti per raggiungere crocevia di sentieri da esplorare con le escursioni gratuite delle guide alpine fra laghetti alpini e pascoli fioriti. Dalle cime partono discese nel verde da percorrere a piedi o in mountain bike.

Accanto ai rifugi i bambini giocano in parchi divertimento incantati come “Cermislandia” e la “Fattoria degli Animali”, sull’Alpe Cermis, “Il regno dei Draghi” e la “Slittovia Alpine Coaster Gardoné”, sul Latemar. Con un po’ di fortuna, si incontrano scoiattoli, cervi e caprioli fra Bellamonte, l’Alpe Lusia e il Parco Naturale di Paneveggio Pale di S. Martino.
Ogni giorno si possono scoprire panorami diversi, da quello a 360° che si gode dal Paion del Cermis, a quelli sulle rocce dolomitiche che si tingono di rosa all’alba e al tramonto del Catinaccio o delle Pale di San Martino, fino alla visione dal Rifugio Passo Feudo che abbraccia la Marmolada, il Civetta, il Pelmo, le Pale di S. Martino, la Catena del Lagorai, l’Adamello, il Brenta e le Alpi austriache.
L’offerta vale da giugno a settembre, con un piccolo supplemento a forfait solo nel mese di agosto.

I panorami della Val di Fiemme:

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Predazzo-Gruppo del Latemar
Da Predazzo si raggiunge con gli impianti Latemar il rifugio Gardoné, dove ammirare nella terrazza assolata, su sdraio e poltrone chaise longue, un panorama sulla Catena del Lagorai che appare come un mare di montagne. Il Rifugio propone le penne ‘Baita Gardoné’ con pomodoro fresco, rucola e formaggio, le puntine di maiale e il favoloso dolce “Riviera”.
Accanto al rifugio c’è una delle attrazioni più divertenti delle Dolomiti: l’Alpine Coaster Gardoné. Una slittovia che permette di fare una discesa pazza nel bosco con un chilometro di salti, curve e paraboliche fra gli abeti. Mentre i ragazzi possono divertirsi nella sabbia giocando a beach volley, intrattengono i bambini piste per i gommoni Tubby, il parco giochi “Il regno dei draghi”, un kindergarten e fantasiose animazioni. Gli amanti della mountain bike possono esplorare il Sentiero degli Spiriti del bosco, un percorso adatto ai bambini (Latemar, Obereggen, Lago di Carezza, Moena, Predazzo).
Una seggiovia porta al Rifugio Passo Feudo (quota 2.175) dove il panorama abbraccia le Alpi, la Marmolada, il Civetta, il Pelmo, le Pale di San Martino, la Catena del Lagorai, l’Adamello, il Brenta e le Alpi austriache.
La cucina tipica, ma raffinata, sorprende per il suo menù creativo che propone, ad esempio, i ravioli viola ai mirtilli.
Davanti al rifugio partono diversi itinerari, fra cui il Sentiero Geologico delle Dolomiti, che rivela le tracce lasciate da mare, e il sentiero che porta alla Torre di Pisa, una scultura di roccia fra le più misteriose delle Dolomiti. Nel rifugio Torre di Pisa (2.672 m.slm) si può trascorrere la notte per assistere all’alba che tinge di rosa tutte le Dolomiti.
Sul Latemar le guide alpine accompagnano gratuitamente nei più suggestivi itinerari il lunedì e il giovedì.

Alpe di Pampeago
Da Pampeago la seggiovia Latemar conduce al Rifugio Zischgalm dove si gustano maccheroni del pastore, polenta, gulasch, canederli, strudel e torte fatte in casa e al Rifugio Ganischgeralm, celebre per le sue specialità trentine e altoatesine: tortelloni agli spinaci, crapfen, frittelle di mele, omlettes. Da qui partono escursioni verso Obereggen e verso il Passo Feudo per ammirare la parete Sud della Marmolada, la Cima Uomo e le Creste di Costabella, l’Antelao, il Pelmo, il Civetta, le Pale di San Martino, la Catena del Lagorai, il Brenta e l’Ortles. Spettacolare il Giro della Pala Santa che raggiunge il Passo Pampeago e il Passo Lavazé davanti al Latemar. La Cima di Santa si distende come un tavolato erboso appena inclinato, frequentato dalle pernici e dai camosci e sorvegliato dai corvi imperiali.
Per ammirare un panorama sulla Val di Fiemme si raggiunge la croce del Cornon, passando per il Monte Agnello. Il mugo strisciante invade l’alto Cornon, raggiungibile dall’Alpe di Pampeago lungo una strada bianca. Si sale fino alla Porta, poi si prosegue sul crinale e si cammina in quota guardandosi intorno in un ambiente alpestre di suggestiva solitudine, non di rado sfiorato dal volo dell’aquila. Si raggiungono a saliscendi il Dos dai Branchi o ‘Baranci’, parola che designa il mugo, e quindi i Cornacci che sovrastano l’abitato di Tesero e consentono una vista completa sulla media e bassa Val di Fiemme e sulla Catena del Lagorai. Dalla sella precede i Cornacci, la discesa punta rapidamente su Stava, lungo la Val del Slavin, tra antichi spiazzi erbosi ricchi di mirtilli e conifere miste in cui il gallo forcello fa sentire forti i suoi canti amorosi.

Alpe Cermis
Telecabine panoramiche di ultima generazione portano sull’Alpe Cermis. La prima fermata del viaggio silenzioso, fra le cime degli abeti, è Doss dei Laresi (1.276 m.slm), con un accogliente rifugio dove si può gustare il piatto del boscaiolo con polenta, formaggio, lucanica o una grigliata mista. Di fronte al rifugio si estende su un grande prato il regno magico Cermislandia con giochi d’acqua e tante attrazioni per i bambini. Gli animatori del kindergarten accompagnano i bimbi a fare pic-nic, cacce al tesoro e altri giochi nel verde.
Da qui si può scendere in bici o a piedi fino all’agritur Salanzada. Chi vuole salire può arrivare in telecabina all’Eurotel dove degustare i biscotti al pino mugo o la torta alla lavanda. Da qui parte il percorso botanico da scoprire in compagnia di una guida alpina. 
Salendo ancora con la seggiovia si raggiunge il Rifugio Paion (2.230 m.slm) per lasciarsi tentare dalle sue torte gigantesche.
Nel menù spiccano anche gli spaghetti allo scoglio, la carne salada, il cosciotto di maiale, il salmone in bellavista (cotto intero e guarnito) o il Piatto Paion con polenta, funghi, formaggio fuso e salsiccia. Dalla terrazza del Paion si ammira uno straordinario panorama a 360°. La vista sfiora il Latemar, il Catinaccio, il Sasso Piatto, il Sassolungo, il Massiccio del Sella, la parete Sud della Marmolada, le Pale di S. Martino, il gruppo di Brenta, il Cevedale, l’Ortles, fino alle Alpi Venoste.
Spettacolari le escursioni ai laghi di Bombasel, ai laghetti del Lagorai e al Lago di Lagorai.
Sul Cermis le guide alpine accompagnano gratuitamente nei più suggestivi itinerari il martedì e il venerdì. Il giovedì una guida micologica accompagna alla passeggiata per scoprire i funghi (costo 10 euro).

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Bellamonte-Alpe Lusia
Le seggiovie di Bellamonte seguono il profilo del Parco Naturale di Paneveggio accarezzando i rami degli abeti di risonanza. Ovunque trionfano scorci sulle Pale di San Martino. La vista più emozionante è a quota 2000, davanti al Rifugio Lusia, raggiungibile prendendo due seggiovie.
Da un lato è possibile ammirare la bassa Val di Fassa, il Latemar, il Gruppo del Catinaccio, e la Catena dei Monzoni. Dall’altro, la Catena del Lagorai, le Pale di San Martino e tutta l’area del Parco Naturale di Paneveggio Pale di San Martino.
Per ammirare un’alba rosa sulle Dolomiti è possibile trascorrere la notte nel rifugio Lusia che ha sette camere con servizi.
Le cime che da Passo Lusia si spingono fino a Cima Bocche sopra la Valle di San Pellegrino sono costellate di testimonianze della Grande Guerra.
Ogni mercoledì e venerdì le guide alpine conducono gratuitamente alla scoperta degli itinerari più emozionanti.
Tutti i giovedì corsi di nordic walking gratuiti per scoprire la rigenerante passeggiata con i bastoncini che mette in movimento, senza fatica, il novanta per cento dei muscoli.
Al Rifugio Ciamp de le Strie si gustano gnocchi di polenta, tagliatelle ai funghi, spätzle, gulasch, lucaniche, polenta, funghi, capriolo, strudel.
La Baita Cervo propone piatti della tradizione, pappardelle ai funghi, canederli, strangolapreti, polenta, dolci fatti in casa e fortaie.
Il Rifugio El Zirmo propone: composizione di primi con risotto al formaggio di malga e limone, tortelloni ai porcini, canederli con ragù di selvaggina; Piatto Castelir "Polenta della Valsugana”, Formae de Fiemme, speck grigliato e finferli trifolati; frittelle di mele trentine con mirtilli rossi.

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