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Il cielo delle Dolomiti, in questo secco autunno, non ne vuole sapere di concedere la neve. I cannoni hanno però iniziato ad innevare le piste di Cortina, per garantire l'apertura dei primi impianti a fine novembre.
Il brusco abbassamento della temperatura di questi giorni, con valori sotto lo zero, ha permesso la messa in funzione degli impianti di innevamento artificiale. I cannoni da neve sono entrati in funzione nella notte tra giovedì 2 e venerdì 3 novembre 2006, sia nelle piste ad alta quota di Tofana e Faloria, sia in quelle più basse, quali Mietres e Socrepes. 

Le falde acquifere e i bacini predisposti non sono del tutto pieni ma consentono comunque di iniziare ad imbiancare le piste.
Gli impianti di innevamento artificiale sono piuttosto complessi anche se i più moderni macchinari sono controllati semplicemente da un computer.
I cannoni sparaneve e le "giraffe" coprono ormai il 90% di tutti i tracciati del comprensorio di Cortina, garantendo così per tutta la stazione una sciabilità pressochè totale.

Si teme però che nei prossimi giorni mancheranno anche le temperature per produrre neve artificiale senza additivi sotto i 2500 m slm. Le temperature sotto zero sono infatti indispensabili per permettere al getto d'acqua di gelarsi rapidamente al suolo. Questa situazione negativa potrebbe proseguire anche altri 10-15 giorni, caratterizzati da alta pressione e forte inversione termica.
Addirittura la neve sparata sotto questa quota negli ultimi giorni, durante la settimana, andrà in parziale fusione. L'acqua di questa fusione dovrebbe venir assorbita dal suolo in quanto non si è ancora formato lo strato di permafrost – terreno permanentemente gelato – mentre il limite dello zero termico già nelle prossime salirà sino a quote superiori ai 3000 metri.

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