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Venerdì 7 agosto prossimo un team di esperti sub e appassionati di fotografia si immergerà nel lago di Chamolé, situato a 2.325 m nella conca di Pila. Lo scopo dell’operazione è esplorare i fondali e osservare il delicato ecosistema sommerso.

Sarà l’occasione per un workshop fotografico guidato da Erik Henchoz, istruttore PADI, documentarista, fotografo subacqueo che, in collaborazione con Nikon Italia, illustrerà il piacere di fotografare il mondo sommerso in alta quota.
Un supporto tecnico importante, quello della ditta Nital SpA, distributore ufficiale dei prodotti Nikon per l’Italia, che metterà a disposizione le attrezzature fotografiche utilizzate durante le sessioni di fotografia.

Per i subacquei si concretizzerà l’opportunità di fotografare un ambiente sommerso davvero unico e particolare, un’esperienza affascinante in un habitat poco conosciuto e frequentato. L’ecosistema dei laghi alpini è estremamente delicato ma pulsante di vita: piante acquatiche, alghe, piccoli invertebrati, insetti e trote, un ambiente da preservare e proteggere.

L'iniziativa è resa possibile grazie alla collaborazione della società Pila SpA e del Consorzio Turistico l'Espace de Pila. La cooperazione con il Consorzio Regionale per la Pesca sarà parte integrante di questo evento che sosterrà una specifica campagna di sensibilizzazione ambientale: la presa di coscienza di quanto sia importante la protezione e la conservazione dei laghi alpini promuovendo, durante le immersioni, un’azione di pulizia del fondale. Aspetto importante, quello della tutela ambientale, appoggiato in prima persona dagli sponsor del progetto che hanno individuato, nell’iniziativa subacquea, l’opportunità di presentare in modo originale le bellezze delle montagne valdostane  incoraggiando il turista a scoprire i numerosi laghi alpini della Valle, come quello di Chamolé.

Al programma hanno aderito numerosi sponsor tecnici tra i quali: Nital SpA, Lexar Media Inc., Nimar Srl, Fracosub Sas, Ocean Reef Inc. e Neptune Prosub Snc che hanno sostenuto l’iniziativa mettendo a disposizione il materiale indispensabile per compiere l’immersione in quota, dalle mute stagne ai sofisticati apparecchi fotografici.

L’iniziativa si prefigge di ampliare la conoscenza del territorio ed eventualmente mettere le basi per mini corsi di immersioni naturalistiche, attività insolita in montagna, ma totalmente ecologica e rispettosa dell'ambiente.

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