Select Page

Ghiacciaio, ma con skilift

Impianti di risalita (foto P. Ciotti)Approvato da poco dal Parlamento del Land del Tirolo il controverso emendamento alla legge per la protezione della natura del Tirolo. Controverso, certo, perché con esso diventa possibile la costruzione di nuovi skilift nella zona sciistica su ghiacciaio nelle valli Kaunertal e Pitztal. Il Land del Tirolo violerebbe in tal modo la Convenzione delle Alpi, che in Austria ha valore giuridico. Un paradosso… Nello specifico l’emendamento dovrebbe consentire – attraverso programmi di assetto territoriale – la costruzione di infrastrutture turistiche per una superficie massima di 500 ettari di ghiacciaio: la Weißseespitze diventerebbe così la più alta montagna sfruttata dell’Austria.

L’Apologia: con questa legge il governo tirolese intende creare “le basi per consentire agli uomini di abitare, vivere e lavorare nelle regioni svantaggiate”. Con il potenziamento degli impianti si intendono garantire posti di lavoro e impedire l’emigrazione dalle valli. L’Ufficio per la Convenzione delle Alpi sottolinea a tal proposito che la procedura legislativa e i progetti di sfruttamento turistico in questo modo ignorano gli impegni di diritto internazionale di diversi protocolli della Convenzione delle Alpi.



K2: disastroso anniversario?

Vetta innevataIn occasione del 50° anniversario della salita alla vetta del K2 il Club alpino italiano organizza diversi trekking al campo base ai piedi della cima himalayana. Pertanto, in alcuni campi intermedi, quest’anno transiteranno presumibilmente fino a 60mila persone! Ma la nota dolente è che tutto ciò provocherebbe problemi di varia natura per l’ambiente, come ad esempio la lenta decomposizione dei rifiuti biologici ad alta quota, o l’inquinamento dei fiumi, o i danni alla vegetazione per la raccolta di legna da ardere. Alcune spedizioni, tra l’altro, utilizzeranno elicotteri.

Mountain Wilderness International ha richiamato è in prima linea e richiama l’attenzione su questi possibili danni per l’ambiente causati dall’alto numero di visitatori: in sostanza si chiede una regolamentazione da parte del Governo del Pakistan. I flussi turistici devono essere distribuiti su altre aree montuose e si devono stabilire delle quote massime per la regione del K2. Inoltre ogni alpinista deve assumersi la responsabilità di evitare di arrecare danni durevoli nelle regioni d’alta montagna. Ma questo dovrebbe far parte dell’educazione personale…



7ª Accademia della CIPRA: ultime possibilità

Il logo della CIPRASono ancora disponibili alcuni posti per l’Accademia estiva della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi Cipra. Le iscrizioni sono aperte fino al 31 maggio all’indirizzo www.cipra.org, presso il quale sono disponibili anche altre informazioni su questa proposta di formazione, compreso il programma. L’Accademia estiva si svolgerà dal 16 agosto al 3 settembre presso l’Istituto professionale superiore del Liechtenstein a Vaduz. Attraverso relazioni e attività progettuali su temi rilevanti sulle Alpi, viene trasmesso alle/ai partecipanti un quadro complessivo e articolato sulle Alpi. La gamma dei temi proposti va da mobilità e turismo, attraverso sviluppo del territorio, agricoltura e selvicoltura fino a energia e cambiamento del clima. Oltre alle relazioni si tratterà di sviluppare in gruppi di lavoro progetti sul tema delle potenzialità ricreative a breve raggio nella regione Liechtenstein – Werdenberg (CH). Le lingue del corso sono tedesco ed inglese con traduzione simultanea delle relazioni. I partecipanti ottengono 4,5 crediti dell’ECTS (Europeam Credit Transfer Systems).



Il vento della discordia sulla Slovenia

Pala eolica (foto Lorenzini)Alla fine di aprile il Ministero sloveno per l’ambiente, il territorio e l’energia aveva approvato la costruzione del primo parco eolico in Slovenia. Questo contro l’opposizione delle associazioni ambientaliste (tra cui la CIPRA-Slovenia) e nonostante la posizione critica dell’Ufficio sloveno per la protezione dell’ambiente e dell’Agenzia per l’ambiente.

Le turbine eoliche (ben 47), saranno ora installate nell’area di Volovja Reber, nel comune di Ilirska Bistrica (Villa del Nevoso), su un altopiano carsico. Questo luogo si trova non solo nella zona di protezione 1 del previsto parco regionale Sneznik, ma è anche inserito nella rete europea Natura 2000. Gli oppositori del parco eolico temono un grave impatto e la compromissione dell’habitat di specie di piante e animali minacciati. Ognuno fa quel che vuole?







Share This