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Convegno annuale Cipra: si parla di trasporti

Si è svolto a Salisburgo (At), il 23 e 24 ottobre scorsi, il convegno annuale della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi CIPRA dal titolo “Via libera per la Convenzione delle Alpi?! L’attuazione nel tema chiave trasporti”. Nella fase introduttiva della manifestazione, la CIPRA ha approvato una risoluzione in cui esorta Italia, Francia, Principato di Monaco, Svizzera, Slovenia e l’UE a ratificare il protocollo Trasporti e ad avviare immediatamente la sua applicazione. La Cipra sostiene e propone, ai Paesi firmatari della convenzione alpina, di adottare misure adeguate per ridurre l’inquinamento dell’aria e acustico, inquinamento che colpisce la popolazione residente lungo gli assi ad alta densità di traffico nelle Alpi. Questa esigenza è stata suffragata, nel corso del convegno, dagli interventi di esperti internazionali, politici e rappresentanti di ONG. Il protocollo Trasporti sarebbe uno strumento di prim’ordine, che potrebbe essere applicato subito anche a livello regionale e comunale. Manca ancora tuttavia il coraggio per passare all’attuazione.

Un altro problema deriva dalla diversa velocità nella ratifica dei protocolli: mentre alcuni stati iniziano già la fase dell’attuazione, gli altri aspettano ancora. Questo comporta disparità di opportunità e distorsioni, che potrebbero motivare gli stati “pionieri” a sospendere il processo di attuazione, se non addirittura ad abbandonare il trattato.

Nel quadro di un “Mercato delle idee”, sono stati presentati concreti esempi di attuazione verso uno sviluppo sostenibile dei trasporti, realizzati in singoli paesi alpini. I più di 100 partecipanti al convegno hanno potuto raccogliere informazioni in loco sull’innovativo piano dei trasporti del comune austriaco di Werfenweng. La successiva visita al comune di Zederhaus, situato lungo l’autostrada dei Tauri, si è concentrata sugli effetti negativi e sull’impatto acustico e dell’inquinamento dell’aria. Nella tavola rotonda conclusiva, ha preso la parola anche la popolazione interessata dal problema, che si è espressa energicamente contro l’ampliamento del tunnel dei Tauri e del Katschberg.

Programma del convegno: https://www.cipra.org (de/fr/it/sl/en)

(Fonte: alpmedia.net, 4 novembre 2003)



“Meteorisk”, per riconoscere i pericoli meteorologici

Per raccogliere dati sul clima delle Alpi “Meteorisk” è un progetto transfrontaliero in cui Tirolo/A, Trentino/I, Veneto/I, Friuli-Venezia Giulia/I, Salisburgo/A, Carinzia/A e Stiria/A cooperano per il riconoscimento precoce dei pericoli meteorologici. In queste regioni la rete di osservazione è stata ampliata e i modelli di previsione sono stati migliorati.

Lo scambio di dati tra Austria e Italia era finora limitato a dati sinottici secondo lo standard GTS (Global Telecommunications System) della WMO (World Meteorological Organization). Dati più approfonditi non potevano essere trasmessi a causa della mancanza di standard adeguati. Perciò le previsioni e lo studio di eventi estremi spesso si riferivano solo ad una serie di dati molto limitata. Il progetto, che si concluderà nel 2005, si prefigge di superare questo deficit. In caso di eventi meteorologici estremi di portata transfrontaliera, le previsioni verranno coordinate e le forze di intervento saranno messe a disposizione a livello transfrontaliero.

Questa iniziativa raccoglie le raccomandazioni del gruppo di lavoro “Valanghe” della Convenzione delle Alpi.

(Fonte: alpmedia.net, 4 novembre 2003)



Una risoluzione Cipra sui Mondiali 2005 in Valtellina/I

impatto ambientale  dei grandi eventi sportivi sulle AlpiL’Assemblea dei delegati della Commissione Internazionale per la Protezione delle Alpi CIPRA ha approvato il 23 ottobre 2003 a Salisburgo/A una risoluzione sui Mondiali di sci 2005 in Valtellina/I, in cui chiede alla FIS il rispetto delle sue linee guida ambientali.

L’iniziativa è stata motivata dai preparativi dei Campionati del mondo di sci in corso a Bormio/I e Santa Caterina Valfurva/I con conseguenze gravissime per l’ambiente e il paesaggio. Secondo il parere della CIPRA-International, questi interventi, che ricadono all’interno del Parco Nazionale dello Stelvio, si sarebbero potuti e dovuti evitare.

Perciò la CIPRA-International chiede alla FIS che eventi sportivi con queste caratteristiche e di così grave impatto ambientale non debbano più potersi svolgere nelle Alpi e che i criteri di tutela ambientale siano resi vincolanti nella selezione delle candidature. Alle manifestazioni di questo tipo deve essere imposto il riutilizzo delle piste e degli impianti esistenti. In generale si dovranno inoltre respingere candidature che prevedano interventi all’interno di aree naturali protette.

La risoluzione in formato pdf all’indirizzo: alpmedia.net



(Fonte: alpmedia.net, 4 novembre 2003)





Alpillole: i numeri precedenti



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