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Ampia è stata, domenica 7 novembre, la partecipazione alla prima Festa del Ringraziamento della provincia di Sondrio svoltasi ad Aprica. Promossa dalla Coldiretti provinciale, la manifestazione annuale ha portato nella località al confine con la provincia di Brescia, insieme ai rappresentanti di decine di Comuni valtellinesi e valchiavennaschi, le massime cariche istituzionali della provincia sondriese e quelle della categoria.

Il presidente della Provincia di Sondrio, Massimo Sertori, che ha preso la parola sul palco allestito presso l’area tennis dopo la benedizione delle macchine agricole e degli animali, ha evidenziato che l’agricoltura, il cosiddetto non a caso “settore economico primario”, informa la società e l’economia nei suoi vari aspetti, dalla cultura al turismo. E, oltre a fornire i fondamentali prodotti necessari alla vita di ciascuno di noi, contribuisce in maniera determinante a salvaguardare il territorio. Ecco perché, proprio in questa occasione, ha voluto lanciare un suo importante progetto circa la creazione di una fondazione di sviluppo finanziata dai concessionari che sfruttano uno dei nostri beni naturali primari ai fini di produzione d’energia elettrica: l’acqua.

Prima e dopo di lui hanno parlato, coordinati dal direttore Coldiretti provinciale Emanuele Ghirardelli, l’assessore provinciale all’Agricoltura Ambiente e Aree protette Severino De Stefani, il presidente Coldiretti Sondrio Alberto Marsetti, il delegato allo Sviluppo delle aree montane della Regione Lombardia Roberto Baitieri, il sindaco di Aprica Carla Cioccarelli, il vicepresidente CM Tirano Dino Negri, la responsabile di Donna Impresa. Tra gli invitati anche Guido Giacomo Salvadori in rappresentanza della Coldiretti Brescia.

Tutti gli intervenuti hanno sottolineato il ruolo decisivo dell’agricoltura e della zootecnia, anche oggi che il settore è profondamente cambiato e ha ridotto fortemente il numero degli addetti rispetto ad alcuni decenni fa, ma non l’importanza economica, ambientale e culturale.

In precedenza, nel santuario di Maria Ausiliatrice, il vicario episcopale Don Battista Galli aveva celebrato la santa Messa in una chiesa stracolma di fedeli, alcuni dei quali, in rappresentanza di tanti Comuni valtellinesi, avevano sfilato davanti all’altare offrendo i più svariati prodotti della terra. Apprezzamenti del celebrante per i copiosi doni e anche per il coro di Aprica, che ha “pregato” con lui. Il Corpo Musicale di Aprica aveva, infine, accompagnato sotto la pioggia il corteo presso l’area tennis.

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