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Asiago archivia con il trionfo firmato da Finlandia e Norvegia il weekend di Coppa del Mondo sugli sci stretti. Domenioca mattina al nastro di partenza si sono presentati i team al femminile ed al maschile per le finali team sprint della quarta tappa del circuito FIS e prima della stagione sulle nevi italiane. Quello con la team sprint è stato anche il primo appuntamento di questa specialità per il calendario 2013-2014.

Già sabato Silvio Fauner, direttore tecnico degli azzurri, aveva inserito la Norvegia nella sua personale tripletta di favoriti e domenica la prova dei giganti norge Roenning e Hattestad è stata a dir poco magistrale. Niente male nemmeno per i compagni Pettersen e Brandsdal (Norvegia II) saliti sul terzo gradino del podio maschile. A completare il podio scandinavo ci hanno pensato anche le donne con la coppia Oestberg e Falla che si sono intrufolate nella gara femminile tra la vincente accoppiata Saarinen-Kylloenen (FIN) e la terza arrivata, la Germania di Katrin Zeller e Denise Herrmann.
Venendo alla gara, le prime a dare spettacolo sono state le donne con 10 team ad accedere al round finale, due per Norvegia, Stati Uniti e Russia e poi Finlandia, Germania, Svizzera e Svezia.

Sul tracciato la Finlandia con Aino-Kaisa Saarinen si è subito proiettata davanti, facendo intendere che per andare sul podio si sarebbe dovuto chiederle il permesso. A tenerle testa si è messo il team di Norvegia I che con Ingvild Flugstad Oestberg è stato il primo a presentarsi al cambio numero 1. Le finlandesi però non erano certo intenzionate a fare le comprimarie e al secondo round Anne Kylloenen si metteva a guidare la gara danzando con la compagna Saarinen sempre al comando, fino a tagliare il traguardo davanti a tutte. Dietro arrivava Norvegia I (Ingvild Flugstad Oestberg, Maiken Caspersen Falla) e Germania I, autrice di una bella rimonta con il duo Katrin Zeller e Denise Herrmann.

“Quella di oggi è la mia seconda medaglia qui ad Asiago – racconta la finlandese Kylloenen – e questi posti mi piacciono davvero molto.”
A farle eco è la compagna Saarinen: “Siamo molto contente di aver gareggiato qui e il lavoro fatto per conservare la pista è veramente degno di nota. Questo per noi è stato il banco di prova per il Tour de Ski e con questa vittoria sia il fisico che l’autostima ne hanno risentito positivamente.”

Se le donne non si sono limitate nel dar spettacolo ancora di più hanno voluto fare gli uomini, che si sono presentati sul parterre della finale con due coppie norvegesi e poi Kazakhstan, Russia, Svezia, Giappone, Polonia, Repubblica Ceca e Finlandia.

La Svezia con Teodor Peterson provava ad allungare fin dalle prime battute, ma i team norvegesi si mettevano subito a rincorrere con veemenza seguiti da russi e kazachi, entrambi decisi a non perdere tempo a studiare la gara. Dal secondo cambio per i colori norvegesi erano Ola-Vigen Hattestad e Eldar Roenning a passarsi il testimone in testa alla corsa. Per un momento si sono visti farsi sotto i polacchi, ma non è servito troppo riscaldamento ai kazachi Chebotko e Poltoranin ed ai russi Panzhinskiy e Kriukov, quest’ultimo già trionfante ieri nella gara sprint. Prima del terzo cambio pasticciavano un po’ Pettersen (Norway II) e Panzhinskiy (Russia I) finendo sci all’aria. Sembrava l’incidente destinato a rovinare la gara, ma i due team andati “allo scontro” si rimettevano in men che non si dica nel gruppetto di testa e mandavano in scena un nuovo spettacolo, insieme anche al Kazakhstan che lemme lemme faceva sentire il fiato sul collo ai norvegesi. A metterci del suo ci pensava anche il kazaco Chebotko che incespicava e volava letteralmente a terra perdendo … il treno, ma ci pensava poi il compagno Poltoranin ad accorciare le distanze. Sul rettilineo finale si presentava per primo Hattestad che spingendo sui bastoncini volava sul gradino più alto del podio, ma al fotofinish proprio con Poltoranin. Con un ritardo di soli 2“ completava il terzetto l’altro norvegese, Eirik Brandsdal.

“Per me e per il team è stata davvero una buona gara – è il commento del primo dei due frazionisti vincitori, Eldar Roenning – penso sia stata molto divertente da vedere perché è stata una battaglia emozionante per la vittoria, con il Kazakhstan che non ci ha dato tregua, ma alla fine siamo riusciti a batterli per pochissimo.”
Non è andata bene ai team italiani, che sono rimasti tutti fuori dalle finali. I migliori risultati sono stati fatti registrare dalla coppia Scardoni – Debertolis, nella gara femminile, con la veronese scatenata a caccia di una qualificazione che alla fine non è arrivata. Per loro la gara si è conclusa in 13.a piazza, stesso posizionamento raccolto al maschile dalla coppia Nizzi-Rastelli.

Fuori dalle finali anche le coppie Laurent-Vuerich (17.e), Pellegrino–Frasnelli (15.i), Pasini-Noeckler (18.i) col bergamasco caduto in discesa, e Rigoni-Brigadoi (26.i).

La soddisfazione per la buona riuscita dell’evento, con il ritorno del grande fondo sull’Altopiano dopo cinque anni, è stata testimoniata dal sorriso stampato sui volti dei tre vice-presidenti del Comitato Organizzatore, Sergio Rigoni, Fabrizio Dalle Ave e Franco Sella, con l’assessore Guido Carli a strizzare l’occhio: hanno dato prova di doti organizzative a dir poco sorprendenti, coccolando una pista flagellata dalle bizze del tempo e riuscendo a mantenerla in perfette condizioni per l’intero weekend. Ottima anche la risposta del pubblico che in particolare ha affollato il parterre d’arrivo facendo sentire il calore della terra vicentina ai tanti campioni e campionesse che sono tornati a calcare i binari asiaghesi.
 
Team Sprint Ladies

1 FIN Saarinen Aino-Kaisa – Kylloenen Anne 19:15:72; 2 NOR I Oestberg Ingvild Flugstad – Falla Maiken Caspersen 19:25:40; 3 GER I Zeller Katrin – Herrmann Denise 19:25:74; 4 NOR II  Gjeitnes Kari Vikhagen – Brun-Lie Celine 19:27:25; 5 USA Bjornsen Sadie – Randall Kikkan 19:34:20

Team Sprint Men
1 NOR I Roenning Eldar – Hattestad Ola Vigen 24:47:40; 2 KAZ Chebotko Nikolay – Poltoranin Alexey 24:47:42; 3 NOR II Pettersen Oeystein – Brandsdal Eirik 24:49:59; 4 RUS Panzhinskiy Alezander – Kriukov Nikita 24:50: 03; 5 SWE Peterson Teodor – Persson Simon 25:00:33

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