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“Vi accompagnerò dentro il viaggio che ho immaginato sulla creazione di tutte le cose del mondo”. Walter Bonatti, storico alpinista, esploratore e giornalista di fama mondiale, sabato 4 febbraio all’Aprica ha incantato oltre trecento persone raccontando delle scalate e dei viaggi che ne hanno fatto una leggenda. La serata, proposta dal Cineclub “Il Cinematografo” e patrocinata dall’assessorato al Turismo del Comune di Aprica, è stata introdotta dai rappresentanti istituzionali. Dopo le presentazioni, Bonatti ha preso posto al centro della sala gremita e da consumato narratore ha commentato alcune centinaia di sue splendide immagini.



Con sobrio ma intenso lirismo, la narrazione ha svolto l’affascinante tema della storia terrestre, partendo dal fuoco tumultuoso dell’immaginario big bang per approdare, dopo un meraviglioso viaggio per immagini all’altrettanto tumultuoso magma incandescente di un vulcano attivo, disceso da Bonatti con audacia.



Vederlo in azione da giovane, anche se a immagini ferme, non poteva non far pensare a un superman. Lo stesso riconoscibilissimo campione che oggi, a 75 anni, sprigiona ancora l’energia di un fenomeno naturale. Una forza della natura, appunto.



“Finché ci sarà curiosità ci sarà il viaggio – ha detto Bonatti a commento di tutte le sue imprese – sono sempre stato mosso dal desiderio di confrontarmi con quello che non conoscevo, con le cose che nessuno aveva visto”. Aggiungendo che “fino al momento in cui il turismo di massa non è giunto a rovinarne le meraviglie, la terra mostrava veri angoli di paradiso. Purtroppo molti di questi sono stati in seguito sconvolti dall’uomo”.



Poi qualche domanda del pubblico: “Continuerò a esplorare anche in futuro. Il viaggio è dentro di me, ne abbiamo fatto uno anche stasera. Se c’è vita, si può proseguire”. Della vicenda K2 non ha voluto assolutamente discutere. “Per quella faccenda potete comprare i miei libri, è una cosa troppo grossa per ridurla a una discussione di poche parole”.

Antonio Stefanini







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