Scopriamo la meteorologia e glaciologia di montagna. Come i cambiamenti climatici incidono sull’evoluzione delle comunità alpine? Ghiacciai, precipitazioni nevose, alluvioni, ..
Il maltempo autunnale ha raggiunto le montagne dell'arco alpino e, dopo giorni di clima mite, la neve è tornata a imbiancare i pendii oltre i 1000 metri di quota. Gli accumuli sono diversificati, a seconda delle aree, ma si stimano tra i 15 e i 30 cm sotto i 2000 metri e apporti più consistenti alle quote suoperiori
Una nuova perturbazione nord-atlantica sta attraversando in queste ore le montagne dell'arco alpino e oltre i 1.800 metri circa sono in corso copiose nevicate. Operatori e appassionati di sci e discipline invernali sono ormai in fervente attesa della tanto amata dama bianca
L'arco alpino è attraversato in queste ore da un'intensa perturbazione invernale, che sta riversando una copiosa nevicata su innumerevoli località, sino alle quote di fondovalle. Sulle alture di Sondrio, oltre i 1500 metri, si registrano sino a 15 cm di manto. Al Passo dello Stelvio sei ne misurano oltre 50
I più che buoni accumuli nevosi della scorsa stagione invernale e la prolungata primavera dell'anno 2013, non sono stati fattori sufficienti a preservare i ghiacciai delle Alpi occidentali nel corso dell'estate appena conclusa. Dalle rilevazioni effettuate sul Gran Paradiso, si evince una nuova perdita di massa glaciale, sebbene più moderata rispetto alla maggior parte degli anni recenti
Ai più quella di oggi potrà sembrare una tipica giornata di fine estate, ma per gli amanti della neve, qualcosa, lassù, è ac-caduto. La perturbazione nordatlantica, che ha attraversato il comparto alpino nella giornata di ieri, ha portato alcune spruzzate di neve oltre i 3000 metri di quota
"Cosa sono le nuvole?" La risposta è nella mostra fotografica di Dario Lanzardo, realizzata dal Museo Regionale di Scienze Naturali di Torino, che da sabato 15 giugno sarà ospitata dal Parco naturale delle Alpi Marittime, per tutta l’estate, presso il Centro informazioni Enel “Luigi Einaudi” ad Entracque
La neve ha fatto nuovamente la sua comparsa alle quote inferiori, addirittura sotto i mille metri di quota.Che cosa sta accedendo? In sostanza l'anticicolne delle Azzorre latita da parecchie settimane sul comparto alpino, e ora, ad aggravare il quadro, è arrivata una massa di aria molto fredda
Numerosi scienziati e ricercatori, suffragati da serie statistiche di dati, capaci di spingersi a ritroso nel tempo per migliaia di anni, sostengono che il clima della terra si stia surriscaldando. Ma non tutti la pensano allo stesso modo e molti osservatori sostengono la tesi opposta
“Rischi glaciali nelle Alpi occidentali” è il convegno in programma venerdì 11 gennaio 2013 dalle 14 alle 18 nel Centro congressi di Courmayeur. Si tratta della giornata conclusiva del progetto triennale Alcotra “GlaRiskAlp”
Una nuova intensa perturbazione atlantica, alimentata inizialmente da venti sciroccali, sta attraversando l'arco alpino. Al suo seguito affluirà aria di matrica artica. Giovedì quota neve sotto i 1000 metri di altitudine e poi freddo
La perturbazione che ha attraversato l'arco alpino, anche se accompagnata da aria mite, ha portato importanti precipitazioni nevose sopra i 2000 metri di quota, con alcune eccezioni sulla parte occidentale della catena; a Bardonecchia si registrano infatti 50 cm di neve in paese
L'arco alpino è stato attraversato da un'intensa perturbazione invernale (la depressione è stata denominata "Cassandra"), che ha riversato una copiosa nevicata su innumerevoli località, sino a quota di fondovalle. Sulle alture di Sondrio, a titolo d'esempio, si registrano sino a 20 cm di neve
L'estensioni dei ghiacciai dell'Artide (polo nord) e dell'Antartide (polo sud) seguono sviluppi diametralmente opposti. Se quelli dell'emisfero boreale hanno raggiunto il minimo mai registrato nel corso del mese di settembre 2012, nel sud australe la tendenza è improntata ad un aumento
I primi rigori autunnali hanno raggiunto le montagne dell'arco alpino. Alla quota dei 2000 metri oggi si registrano circa 0°C e la neve ha fatto la sua comparsa in numerose località, anche con accumuli consistenti oltre i 2500 metri di altitudine
Nel corso delle ultime 24 ore una veloce ma intensa perturbazione ha investito l'arco alpino, portando precipitazioni su buona parte delle regioni, poste a nord e a sud della catena. Si registrano anche leggere spruzzate di neve oltre i 3000 metri
Dall'estate all'inverno in meno di 24 ore. Un repentino cambiamento delle condizioni meteorologiche si è abbattuto su numerose località delle Alpi, portando la prima neve oltre i 2000 metri di altitudine
E' arrivata l’estate, l'isoterma degli zero gradi sale di quota, e i ghiacciai alpini tentano di resistere. Per alcuni di loro viene in soccorso l'uomo: è il caso di quello del Presena sul quale sono stati posizionati i teli geotessili che impediranno ai raggi solari di penetrare e di sciogliere la neve
Giovedì 19 aprile, ad una quota di 2650 metri, poco sotto la Zugspitze, la cima più alta della Germania, i rappresentanti di quattro strutture di ricerca, tra cui l’EURAC, in presenza del ministro bavarese dell’ambiente hanno firmato un accordo di cooperazione per creare un osservatorio virtuale delle Alpi
Il grado di pericolo valanghe per i prossimi giorni è previsto in rialzo a 4-forte nelle zone di La Thuile e del Monte Bianco. Anche nelle altre regioni alpine, interessate da diffuse nevicate nei giorni scorsi, gli indici di rischio sono previsti in crescita con l'aumento delle temperature
Tanta, tanta neve in questa primavera 2012, con un mese di aprile tra i più freddi degli ultimi 30 anni. Alla stazione di Plateau Rosà l'altezza neve supera i 3 metri e mezzo, ma anche in altre località alpine il manto è davvero consistente. Marcato e diffuso il pericolo valanghe