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La 26.a edizione della ‘Südtirol Dolomiti Superbike’ regala emozioni a 3000 bikers. Hector Leonardo Paez Leon vince e festeggia il 39° compleanno in grande stile. Podio allo sprint per Martin Stosek e Diego Alfonso Arias Cuervo. Tra le donne vittoria della svizzera Ariane Lüthi davanti a Stropparo e Sosna.

Lo spettacolo della 26.a edizione della ‘Südtirol Dolomiti Superbike’ ha vissuto oggi il suo grande momento nella splendida cornice di Villabassa (BZ), con le Dolomiti a dominare l’intera vallata dell’Alta Pusteria.


Hector Leonardo Paez Leon @ Dolomiti Superbike

Erano in 3000 alla partenza delle 7.30, tutti pronti e desiderosi di ‘esplorare la leggenda’ della manifestazione altoatesina, seconda in Italia per longevità. Le vittorie sono andate al colombiano Hector Leonardo Paez Leon e alla svizzera Ariane Lüthi nel percorso lungo di 123 km e con 3.400 metri di dislivello, mentre sui 60 km e 1.570 metri da scalare si sono imposti il veneto Nicola Taffarel e l’atleta di casa Anna Oberparleiter.

Pronti via, alle 7.30, e la festa è servita. Gara maschile che fin da subito si fa molto tattica, con un nutrito gruppetto di 12 unità a giocarsi la leadership nella prima parte di percorso. Sulla prima salita sono in molti a cercare l’allungo, ma nessuno lo fa in maniera seria e perentoria, forse spaventati dai tanti chilometri che mancano ancora al traguardo. Gruppo compatto, ma pian piano tra le fila aumenta il nervosismo quando Martin Stosek inciampa in una caduta che lo segna sul corpo, ma non nella mente. ‘Non fa male’ gridava Rocky, ed anche al forte biker della Repubblica Ceca sembra siano risuonate in mente queste parole. Si rialza, rimonta in sella e, per nulla domo, ritorna in gruppo per dire ancora la sua. Aspettano tutti la salita di Prato Piazza e ci arrivano in quindici, tutti con lo stesso obiettivo di prendere l’ascesa in prima posizione. Cominciano gli attacchi, ma solo quello dell’iridato Leonardo Paez è un fendente che non lascia spazio alla concorrenza. Guadagna 10 metri che si trasformano in 10 secondi e poi sempre più. Lo rivedranno all’arrivo, quando il colombiano transita a braccia alzate con la maglia iridata che splende nel cielo di Villabassa. Alle sue spalle è una volata a regolare i conti per le due posizioni basse del podio, con il ceco Martin Stosek che ha la meglio sul colombiano in grande rimonta Diego Alfonso Arias Cuervo. Una vittoria dal sapore dolcissimo per il campione del mondo marathon Leonardo Paez, fresco di matrimonio, alla sua terza firma personale nella Südtirol Dolomiti Superbike, che in un colpo solo festeggia il 39° compleanno e i fiori d’arancio, il tutto onorando in grande stile una maglia iridata dal valore inestimabile.

Tra le donne, invece, è stata una gara che non ha offerto grandi battaglie testa a testa, ma ha vissuto di una lotta psicologica davvero interessante. Dapprima è Katazina Sosna a provare la fuga, ma le condizioni fisiche non ottimali non le permettono di fare una differenza sostanziale, così ad approfittarne è Annabella Stropparo che la riprende e se ne va. Guadagna, guadagna e guadagna ancora fino ad avere 3’30’’ di vantaggio a pochi km dalla fine sulla svizzera Ariane Lüthi. L’arrivo è presto detto, con la Stropparo che transita a braccia alzate, ma non ha fatto i conti con il giudice di gara che le infligge 5 minuti di penalità per essere rimasta in scia ad un gruppo di uomini. La vittoria così passa in mano alla svizzera Lüthi, con la Stropparo che scivola in seconda posizione davanti alla lituana Katazina Sosna.


Gruppo in azione @ Dolomiti Superbike

Il percorso di 60 km al maschile ha offerto grandi emozioni, con l’arrivo allo sprint di ben quattro atleti. Gara da subito molto tattica che ha visto dapprima la fuga di un terzetto formato dal veneto Nicola Taffarel, dal toscano Giuseppe Panariello e dall’altoatesino Klaus Fontana con, in un secondo momento, il rientro del trentino Zaccaria Toccoli capace di sfruttare un attimo di rilassatezza tra i contrattaccanti. Sul traguardo, a spuntarla è stato Taffarel che ha regolato di pochi decimi sia Toccoli che Panariello, rispettivamente secondo a 3 decimi e terzo a 8 decimi. Medaglia di legno per Fontana, giunto quarto ad 1 secondo esatto dal vincitore. Gara senza storia tra le donne, con l’atleta di casa Anna Oberparleiter che ha salutato subito la compagnia e si è presentata sul traguardo di Villabassa con un distacco ‘abissale’ sulle avversarie: a 14’ è arrivata l’altra altoatesina Thea Schwingshackl, mentre a 19’24’’ la polacca Anna Urban.

Chiosa finale doverosa del presidente del comitato organizzatore della Südtirol Dolomiti Superbike, Kurt Ploner: “Bilancio molto positivo sia per quanto riguarda i numeri con i 3000 atleti che si sono sfidati sui due percorsi, sia per quanto riguarda il grande lavoro svolto dal nostro gruppo. I segreti di questa ‘leggenda’ chiamata Südtirol Dolomiti Superbike sono dati dall’avere un’innata passione per questo sport, grande entusiasmo e un team affiatato con tanta voglia di fare e di mostrare le bellezze del nostro territorio. Puntiamo a fare cifra tonda con la 30.a edizione, ma già per la prossima, Covid permettendo, abbiamo in serbo tante novità.”

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