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Milano, 23 dicembre 2010
 
Nei giorni scorsi alcuni esponenti italiani dei Comitati Organizzatori delle gare di Coppa del Mondo di sci alpino hanno ventilato la possibile rinuncia, nei prossimi anni, a ospitare le tappe già fissate in calendario, sostenendo la possibilità che queste vengano assegnate all’Austria. A tale riguardo la Federazione Italiana Sport Invernali ribadisce il concetto espresso più volte dal Consiglio Federale e sottolinea quanto segue:
 
1. In tutte le nazioni europee (Germania, Svizzera, Francia ed Austria, ad eccezion fatta per il particolarissimo caso di Kitzbuehel, dove la federazione austriaca ottiene un ritorno economico considerevole), sono le diverse federazioni nazionali a gestire i diritti delle gare di Coppa del Mondo. La richiesta del Consiglio Federale di tenere per sé il 50% a partire dal 2011 non è dunque che un adeguamento alla situazione internazionale.
 
2. L’assegnazione di una gara di Coppa del Mondo ad una specifica località attribuisce a quest’ultima sul piano mediatico uno straordinario ritorno promozionale, che avrebbe costi elevatissimi se realizzato in proprio. Che debba essere la F.I.S.I. a pagare i costi di questa promozione, le cui ricadute turistico-commerciali vanno al territorio che ne beneficia, appare un fatto del tutto incomprensibile.
 
3. Le decisioni adottate in merito dalla F.I.S.I., che all’inizio prevedevano l’assegnazione delle gare di Coppa del Mondo senza la dotazione finanziaria inerente i relativi diritti televisivi e promopubblicitari, sono state successivamente modulate, attribuendo ai Comitati Organizzatori delle diverse località tutti i proventi promopubblicitari e indicando tra il 30% e il 50% dei proventi dei diritti televisivi la cifra da destinarsi agli stessi Comitati da parte della F.I.S.I. Quest’ultima, tenuto conto anche della situazione dei suoi bilanci in corso di risanamento, al riguardo non può fare di più. Addivenire all’attribuzione del 60% dei proventi ai Comitati, come da essi richiesto, significherebbe infatti vanificare del tutto le decisioni del Consiglio Federale.
 
4. Il compito della Federazione è quello di gestire l’intera attività sportiva e agonistica reperendo fondi anche dalle iniziative quali le gare di Coppa del Mondo che la vedono protagonista con i propri atleti, i tecnici e con la sua organizzazione. È impensabile che F.I.S.I. continui a destinare sue risorse a singoli territori, peraltro talora assai poco sensibili alle esigenze dell’agonismo. Emblematico al riguardo è il fatto accaduto a Giuliano Razzoli che, invitato a fermarsi per gli allenamenti dopo la gara di Coppa del Mondo tenutasi in Val Badia, è stato costretto a trasferirsi in alta località a causa della fresatura delle piste di gara su cui l’atleta avrebbe dovuto allenarsi.
 
L’eventuale rinuncia da parte di alcuni dei Comitati Organizzatori susciterebbe nella Federazione un forte rammarico e la costringerebbe, suo malgrado, a individuare altre località italiane in grado di ospitare le gare di Coppa del mondo.

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