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Cristina Castagna aveva 31 anni, buona parte dei quali spesi sulle montagne di tutto il mondo. E' morta sabato, mentre scendeva dalla vetta del K3 (Broad Peak) in compagnia dell'amico Giampaolo Casarotto. Questa vetta rappresentava il suo quinto 8000.

Secondo la testimonianza di Casarotto, Cristina, che era davanti a lui, è inciampata, scivolando e precipitando per alcune decine di metri. La sua corsa si è interrotta in un crepaccio, ove Casarotto l'ha prontamente raggiunta, constatandone il decesso.

Partita dall'Italia mercoledì 10 giugno per il Pakistan, Cristina aveva l'obiettivo di conquistare due cime del Karakorum, il Broad Peak prima e subito dopo il Gasherbrum I (8.068 m).

Cristina Castagna era una alpinista esperta e faceva parte del Salewa alpineXtrem Team, aveva conquistato già diverse vette himalaiane come lo Shisha Pangma nel 2004, il Gasherbrum II nel 2005, il Dhaulagiri nel 2007 e il Makalu espugnato lo scorso anno.

In montagna si continua a morire, è un dato di fatto. Questa condizione, impossibile da accettare, pare essere intrinseca alla dimensione stessa dell'essere alpinista. Per chi non sale in cima alle vette è insostenibile, eppure gli alpinisti continuano a sfidare le alte cime e purtroppo a perdere la vita. Talvolta, come nel caso di Cristina Castagna, sono gli atleti più forti ed esperti ad essere investiti da questa tragica fine. Il rischio gli hymalaisti lo conoscono bene. Basti pensare alla lettera che Cristina aveva consegnato ai suoi genitori, nella quale aveva espresso la volontà di essere lasciata – in caso di morte – sulla montagna.

La carriera alpinistica di Cristina Castagna:

  • nel 2003, dopo aver scalato diversi 4000 nelle Alpi, conquista l’Aconcagua, la cima più alta del sud America, 6.962 metri. Nello stesso anno le arriva una straordinaria opportunità: l’Everest, che salirà fino a quota 7.800 metri. Sarà una resa che non lascierà amarezza, bensì scatenerà in lei la voglia di Hymalaia;
  • nel 2004 raggiunge dal Tibet la cima centrale (8013 metri) dello Shisha Pangma e all’età di 27 anni può fregiarsi di essere la più giovane donna italiana ad aver conquistato un 8000!
  • nel 2005 mette il piede sulla vetta del Gasherbrum II (8035 metri);
  • nel 2006, in un’altra spedizione himalaiana, arriva a quota 8120 sul Lhotse, dove a causa del freddo e di un principio di congelamento, è costretta a rinunciare;
  • nel 2007 la vicentina torna su una vetta himalaiana con la salita ai 8.167 metri del Dhaulagiri.
  • nel 2008 vola da Vicenza per raggiungere la vetta del Makalu: il quarto ottomila della sua carriera diventa realtà.

Video
Cristina Castagna ospite del Tgr Montagne – gennaio 2009 (You Tube)

 

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