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Grazie alla vasta rete di impianti di risalita,  che permettono di portarsi in quota in brevissimo tempo, durante l’estate ci si potrà immergere nelle pagine delle drammatiche vicende del Primo conflitto mondiale sulle Dolomiti: percorrendo in mountain bike  le antiche strade militari del fronte dolomitico, tra le trincee ed i camminamenti nello spettacolare scenario di queste montagne Patrimonio Mondiale Unesco.

Il 24 maggio 1915 l’Italia dichiarò guerra all’Austria, e il dramma del conflitto da quel momento fece irruzione nei territori delle tranquille vallate dolomitiche. In realtà qui, nella provincia più meridionale dell’Impero d’Austria e Ungheria, la mobilitazione era iniziata un anno prima, nel luglio del 1914, con gli uomini abili alla leva di massa inviati a combattere sul fronte orientale, nelle pianure della Galizia e sui Monti Carpazi contro l’esercito russo. Quasi cento anni dopo quei tragici avvenimenti, le Dolomiti conservano ancora moltissime di queste testimonianze, un patrimonio storico in molti casi recuperato e ripristinato a perenne memoria della brutalità della guerra.
 
Nelle 12 valli dolomitiche aderenti ci sono a disposizione più di 100 impianti di risalita aperti ed accessibili con una speciale card da giugno a novembre: è il Dolomiti Supersummer, versione estiva del Dolomiti Superski, il carosello sciistico più esteso al mondo, collegato con un unico skipass. Quest’anno sono ben due le tessere a disposizione “HIKING UP!” e “BIKING UP!”, a seconda della disciplina che preferite, escursionismo o mountain bike (comprensiva anche del trasporto bici). Ogni tessera è inoltre disponibile in due differenti tagli da scegliere in base alla frequenza di utilizzo nel corso del proprio soggiorno.

IL TRENINO DEL BERNINA BANNER 600

foto: credits Ugo Visciani

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