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Il medagliere azzurro ai recenti mondiali di sci nordico di Val di Fiemme è rimasto a zero, e questo non farà di certo ricordare la manifestazione per le glorie sportive dei nostri atleti. Ma l’evento è stato un grande successo e resta l’orgoglio di un’organizzazione elogiata dall’intero circo bianco degli “sci diritti”.

E’ dunque tempo di bilanci, non solo di tipo sportivo, ma anche e soprattutto in chiave turistica. Al termine di grandi manifestazioni sportive ci si interroga di frequente sui possibili effetti futuri, in considerazione degli enormi investimenti che li hanno sostenuti. Fiemme 2003 aiuterà a sostenere l’immagine della Valle di Fiemme nel corso delle prossime stagioni? “Se è vero che questi campionati sono stati fortemente voluti per lanciare ancora una volta l’immagine della Val di Fiemme turistica, questo obiettivo è stato raggiunto” dichiara Guido Travaglia direttore dell’APT Val di Fiemme. “E quanto abbiamo seminato nei giorni del Mondiale è destinato a dare i suoi frutti nel prossimo futuro. Un futuro che non sarà comunque lasciato al caso, visto che già da tempo è stato elaborato un “progetto di gestione post evento”, che verrà portato avanti con tutti gli attori dell’offerta turistica della valle”.

Ed i dati della manifestazione parlano chiaro, evidenziando quanto i campionati delle discipline nordiche abbiamo incentivato gli arrivi e le presenze nel periodo interessato. Nei giorni dei mondiali, delle 3205 camere del settore alberghiero, censite in Val di Fiemme, 1700 sono state occupate dagli accreditati alla manifestazione, le altre sono state prenotate con i pacchetti “vip incentive” acquistati da un pubblico di appassionati proveniente soprattutto dall’area scandinava. Ma va segnalato un ulteriore indotto turistico, che ha favorito le aree limitrofe, con oltre 400 camere occupate. Si è quindi registrato un tutto esaurito.

“Questo importante investimento promozionale” prosegue Travaglia “ha permesso di avere un impatto sui mezzi d’informazione di alto profilo. Basti pensare che nell’edizione precedente del ‘91, l’effetto “mondiale” si sentì per ben tre anni di seguito, con un incremento del 20% del business turistico, a fronte di un 5% rilevato in Trentino. Adesso non ci resta che proseguire di buona lena con la promozione del prodotto turistico della Val di Fiemme, gestendo al meglio l’onda lunga di questa vetrina iridata: e questo verrà fatto dall’APT Val di Fiemme”.

Un lavoro che si rivolgerà ad un target molto ampio che, per certi aspetti, coincide proprio con le nazionalità espresse dal medagliere di Fiemme 2003: sono proprio questi i paesi con un alto potenziale di clienti per le prossime stagioni. “Con un’offerta ben strutturata e una rete commerciale che si è rafforzata proprio per l’occasione” conclude il direttore dell’APT Val di Fiemme “oggi possiamo puntare anche a provenienze di più ampio raggio”.






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