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“In montagna la pianta aromatica e officinale ci guadagna”. Lo slogan pubblicitario era nato per il caffé, ma lo si potrebbe estendere ad altre piante. Pare infatti che l’irraggiamento solare della montagna accresca la concentrazione di oli essenziali di numerose erbe, tanto che in Valle d’Aosta l’Assessorato regionale all’Agricoltura e Risorse naturali, il centro di ricerche dell’Institut agricole régional e alcune aziende private, che operano nel settore delle piante aromatiche e officinali, stanno elaborando un progetto per lo sviluppo della coltivazione di genepy, rosmarino, arnica, calendula e lavanda, attualmente estesa su cinque ettari.



Molte delle realtà esistenti si dedicano attualmente alla coltivazione del genepy, destinato alla produzione di liquori, ma recentemente si sono aperte interessanti prospettive di utilizzo di altre piante per la creazione di creme, detergenti e prodotti di bellezza, che alcuni produttori, in collaborazione con l’Istitut agricole régional, stanno concretizzando in alcuni test.

L’obiettivo è di ottenere un campionario da sperimentare prima in alcune realtà del termalismo e del benessere, collegate al settore turistico, che si stanno sviluppando nella regione e poi da sottoporre anche alle aziende presenti sul mercato nazionale.



Dallo scorso gennaio una quarantina di aziende si sono riunite nell’associazione “Les fleurs du paradis”.

«Il modello è la Svizzera – spiega Elisa Dorrier, giovane imprenditrice, vicepresidente dell’associazione – dove sono stati raggiunti livelli di eccellenza ed esistono realtà produttive importanti. Ora la sfida è la competitività ed é allo studio l’ipotesi di creazione di un consorzio di produzione».

Intanto, a breve, Issogne ospiterà una manifestazione sull’abbinamento tra enogastronomia locale con fiori e erbe: ‘Fleurs et saveurs du Printemps’ è in programma il 14 maggio.





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