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Simone Moro è nato a Bergamo nel 1967. Alpinista e pilota di elicotteri, è famoso soprattutto per aver salito in prima invernale tre ottomila: lo Shisha Pangma nel 2005, il Makalu nel 2009 e il Gasherbrum II nel 2011.

A 60 anni dalla prima salita dell'Everest, tetto del mondo – 1953, Hillary e Tenzing – l'alpinista bergamasco ripercorre nel nuovo libro Everest in vetta a un sogno (da pochi giorni in libreria) due decenni di spedizioni in Himalaya, momenti ricchi di  soddisfazioni, di difficoltà e anche rinunce. Un percorso di avvicinamento, dalle Alpi alle cime più alte del pianeta.

Simone Moro considera l'Everest non solo come una vetta da raggiungere, ma come un luogo di crescita, un montagna fatta di incontri, carica di vissuti positivi e talvolta pieni di criticità.

Nel suo libro emerge un modo di intendere l’alpinismo, come un mezzo e non un fine, e di considerare quel massiccio alto 8848 metri, come una metafora della vita: un viaggio lungo il quale si possono imboccare "vie" diverse e in cui la rinuncia può diventare una virtù, dove si trovano veri amici e persone di cui è meglio non fidarsi.

Sullo sfondo di questo vissuto alpinistico e interiore, Simone Moro racconta la storia della conquista dell’Everest, dalla tragedia di Mallory, al successo del 1953 di Hillary e Tenzing, fino alla scalata senza ossigeno di Messner, senza dimenticare la prima spedizione italiana di Monzino del 1973.

InfoLibro
Everest in vetta a un sogno
di Simone Moro
Editore Rizzoli- Collana Natura
Pagine240
Listino€ 35,00

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