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Terna ha presentato una serie di interventi sulla rete elettrica in Valcamonica in vista di lavori di razionalizzazione.
Il progetto prevede l’abbattimento di 160 km di linee e tralicci obsoleti e la trasformazione in cavo interrato di infrastrutture elettriche dell’area di Valcamonica e Valtellina per complessivi 110 km di rete elettrica, a 220kV e 132kV.

La razionalizzazione delle infrastrutture elettriche nelle valli è stata resa possibile dalla costruzione dell’elettrodotto di interconnessione a 380 kV San Fiorano – Robbia, entrata in esercizio nel 2005. I lavori, che ufficialmente hanno preso il via lo scorso mese di settembre, sono tra i principali interventi di razionalizzazione programmati in Italia, per un investimento complessivo pari a 155 milioni di euro ed una strategia di attenzione a territorio, comunità e ambiente condivisa con le Istituzioni locali.

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Gli investimenti complessivi di sviluppo e razionalizzazione della rete elettrica di Terna in Lombardia ammontano, per i prossimi anni, a 250 milioni di euro. La società ha sottoscritto un Accordo di Programma che prevede interventi di razionalizzazione della rete elettrica nell’area.

I firmatari dell’Accordo sono stati, oltre a Terna, il Ministero dello Sviluppo Economico, la Regione Lombardia, le Province di Brescia e Sondrio, le Comunità Montane della Valcamonica e della Valtellina di Tirano, il Parco dell’Adamello, i Comuni di Sèllero, Cedégolo, Cevo, Berzo Demo, Sònico, Malonno, Córteno Golgi, Édolo, Tovo S. Agata, Lóvero, Sernio, Tirano, Villa di Tirano.

La razionalizzazione interessa aree di particolare pregio ambientale e paesaggistico, quali la Valcamonica e la Valdicórteno, l’Alta Valtellina, il Parco dell’Adamello e dello Stelvio.

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