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Il Sempione, grande via alpina d’Europa: un fatto ed anche il titolo della mostra inaugurata a Domodossola (VB) venerdì 12 maggio 2006 per raccontare la storia del Sempione dalla preistoria alla realizzazione del traforo ferroviario, di cui cade quest’anno il centenario del primo attraversamento ferroviario.



Il 1° giugno del 1906 il primo treno a vapore inaugurò il traforo del Sempione e la stazione internazionale di Domodossola: da qui partiva il treno che univa finalmente Italia e Svizzera attraverso il nuovo traforo. Il confine tra i due stati è praticamente a metà percorso ed è segnato, all’interno della galleria, da una targa con i nomi delle due nazioni.



Con una lunghezza complessiva di oltre 19chilometri, completato da un doppio binario scavato nella montagna a lato di quello principale, il “tunnel attraverso le Alpi” rappresentò un’opera definita all’epoca “titanica e ciclopica “.



Tornando alla mostra, ebbene, è composta di 35 pannelli, testi e immagini d’epoca e fotografie più recenti. Il tutto illustra gli interventi effettuati lungo la strada in epoca romana dall’imperatore Settimio Severo, l’importanza degli insediamenti walser nei villaggi di valico e le opere realizzate dal barone Stockalper (nella foto: casa Stockalper) per rendere più efficiente la vecchia mulattiera medievale che collegava Briga a Gondo. Viene “raccontata” la costruzione della strada napoleonica, soffermandosi sui molti viaggiatori illustri che, particolarmente nel corso dell’Ottocento, fecero della via del Sempione l’itinerario privilegiato, tour romantico verso l’Italia.



Una sezione della mostra è esclusivamente dedicata alla realizzazione del traforo ferroviario; infine viene proposta una panoramica sulla via aerea tracciata da Geo Chavez ed una sull’importanza ed il ruolo strategico rivestiti dal Sempione durante le due guerre mondiali.



Nello spazio della Cappella Mellerio di Domodossola – sede della mostra – sono poi esposti reperti provenienti dalle collezioni domesi del comune e dalla collezione svizzera della Fondazione Fantoni, tra i quali si segnalano medaglie commemorative e disegni progettuali del traforo. E ancora, esposta al pubblico, la diligenza postale svizzera (dono della Confederazione Elvetica al comune di Domodossola), che fino al 19 maggio del 1906 collegò Briga a Domodossola.



La mostra rimarrà aperta fino al 30 luglio nei seguenti orari:

. fino al 30 maggio tutti i giorni dalle ore 10 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00;

. dal 1° giugno al 30 luglio: sabato e domenica dalle ore 10 alle ore 12.00 e dalle ore 15.00 alle ore 19.00.

Ingresso Libero



Ulteriori informazioni sul sito ufficiale:

www.centannisempione.it







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